Leggi delega, emendamento Pd: «Rinvio di sei mesi»
Sei mesi di tempo in più al governo per attuare la delega, prevista dalla legge sulla Buona scuola, sul riordino delle disposizioni normative in materia di sistema nazionale di istruzione e formazione. È la richiesta contenuta in un emendamento Pd
Valentina Santarpia
Potrebbe slittare a luglio del 2017 l’approvazione della delega, prevista dalla legge sulla Buona scuola, sul riordino delle disposizioni normative in materia di sistema nazionale di istruzione e formazione. Lo prevede - secondo quanto riferisce Orizzonte scuola- un emendamento del Pd, prima firmataria Maria Grazia Rocchi, approvato in commissione Cultura alla legge di Bilancio insieme al parere che verrà trasmesso alla V commissione, la Bilancio. La legge 107, la riforma della Buona scuola, prevede che le leggi delega possano essere approvate entro il 2016: ma manca ormai un mese e mezzo alla scadenza e non c’è stato ancora alcun provvedimento. Molte le materie importanti a cui il governo è chiamato a decidere, dalla formazione dei docenti alla valutazione degli studenti, dall’inclusione ai livelli essenziali delle prestazioni scolastiche, sanitarie e sociali, dalle regole di reclutamento dei professori alla revisione dei percorsi dell’istruzione professionale, fino alla istituzione, con tanto di regole ad hoc, di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita a 6 anni, il cosiddetto 0-6. Temi delicatissimi, su cui il governo preferirebbe - secondo i soliti bene informati - rinviare il via libera definitivo al post- referendum costituzionale.
I nodi cruciali
La richiesta di slittamento non riguarda tutte le deleghe: infatti dal ministero dell’Istruzione confermano che «sta andando avanti il lavoro sui testi» e che anche ieri «c’è stato un incontro di confronto con i sindacati». Sembra che ad essere rinviato sarà solo il testo unico che contiene le disposizioni tecnico amministrative, come prevede il punto numero 1 del comma a dell’articolo 181 della legge 107: testo che appunto può essere cambiato solo dopo aver varato le deleghe più significative. Non dovrebbero invece subire ulteriori ritardi i provvedimenti cui la legge di Bilancio ha già destinato risorse, come la 0-6 (per cui sono stanziati 200 milioni) o la norma sulla formazione iniziale e l’inclusione (10 milioni). In forse i tempi sulla delega sulla valutazione, che comprende anche le nuove regole per la maturità dal 2018 e l’introduzione delle lettere al posto dei numeri: una delle più attese, sembrava in dirittura d’arrivo. Ma potrebbe slittare per consentire un ulteriore confronto.