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Legge stabilità, sindacati verso lo sciopero. Camusso: scuola dimenticata
Mancano date e modalità di organizzazione, però c’è l’intenzione condivisa di arrivare alla massima protesta. Preoccupano la mancanza di sostegno al settore e il nuovo blocco dei contratti.
30/10/2013
La Tecnica della Scuola
Alessandro Giuliani
I sindacati continuano a fare pressing sul Governo perché provveda a cambiare la legge di stabilità di fine anno. Il 29 ottobre, tra i rappresentanti dei lavoratori si è cominciato a parlare seriamente di sciopero generale, anche se ancora non sono state indicate date o forniti dati sull’organizzazione dell’evento.
Tra i motivi dello scontento c’è soprattutto l’inadeguato sostegno al mondo della scuola. Che, anzi, tra il personale viene ancora una volta penalizzato attraverso l’ennesimo blocco degli aumenti degli stipendi (già peraltro annunciato dal CdM in estate), stavolta prorogato sino alla fine del 2014. E con la vacanza contrattuale “stoppata” addirittura fino al 2017.
"Mi pare che ce ne sia abbastanza per dire che non ci si occupa del futuro della scuola", ha detto amaramente il segretario della Cgil Susanna Camusso ospite di una scuola a Montevarchi. Il leader del sindacato Confederale si è poi soffermato sul fatto "la Legge di stabilità determina di nuovo il blocco dei contratti pubblici". Una decisione che un sindacato, che difende diritti e “tasche” dei lavoratori, non potrà mai accettare a cuor leggero.