FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3916617
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Legge di stabilità. Udu e Rete degli Studenti Medi, segna la fine del diritto allo studio in Italia

Legge di stabilità. Udu e Rete degli Studenti Medi, segna la fine del diritto allo studio in Italia

Con il decreto Sblocca Italia i fondi per il diritto allo studio finiranno sotto Patto di Stabilità, ma con i tagli della finanziaria le Regioni non saranno in grado né di usare le risorse statali, né di garantire risorse proprie per le Borse di studio”. Lo affermano in una nota Udu e Rete degli Studenti Medi.

17/10/2014
Decrease text size Increase text size
Dazebao.org

Con il decreto Sblocca Italia i fondi per il diritto allo studio finiranno sotto Patto di Stabilità, ma con i tagli della finanziaria le Regioni non saranno in grado né di usare le risorse statali, né di garantire risorse proprie per le Borse di studio”. Lo affermano in una nota Udu e Rete degli Studenti Medi.

Osserva Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli Universitari: “Questa è la morte del diritto allo studio in Italia, altro che investire sulla scuola e sui giovani! Dopo aver trovato un’intesa che prevedeva minori tagli alle Regioni, mettendo però i fondi per il diritto allo studio sotto Patto di Stabilità, il Governo fa saltare l’accordo e reinserisce ulteriori tagli, rendendo impossibile per le Regioni spendere i 150 milioni di euro stanziati lo scorso anno dal Governo Letta, e cancellando, di fatto, 50.000 borse di studio. Inoltre i 4 miliardi di tagli alla spesa, che diventano 5,7 con quelli già previsti da Monti e Letta, impediranno qualsiasi investimento regionale per il diritto allo studio nel 2015. Le Regioni dovranno scegliere se tagliare l’assistenza sanitaria ai cittadini o il futuro a decine di migliaia di studenti”.

Continua Alberto Irone della Rete degli Studenti Medi:“ Prevedere ulteriori tagli significa uccidere definitivamente il diritto allo studio del nostro Paese e l’istruzione tutta. Diritto all’ accesso significa, prima di tutto, garantire uguali condizioni di partenza, mentre così facendo il Governo creerà un’istruzione elitaria, accessibile solo a chi se lo può permettere, nel Paese con l’abbandono scolastico trai più alti d’Europa, e le immatricolazioni all’università e i laureati che diminuiscono. Oggi Renzi ha detto che il valore più grande dell’Italia sono i suoi studenti, ma è così che pensa di dare un futuro a questi studenti e all’Italia?”

Conclude Scuccimarra: “Per dare senso alla sua azione di Governo Renzi vuole ridurre le tasse, tagliando il diritto allo studio e i servizi essenziali delle Regioni. A partire da oggi mobiliteremo tutto il mondo della conoscenza contro queste scelte folli del Governo, e il 25 ottobre saremo in piazza insieme alle lavoratrici e ai lavoratori per dire che non ci possiamo permettere un Premier che gioca sulla pelle dei giovani e di tutti i cittadini”.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL