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Legambiente-Scuola: tutte le cifre della gestione Moratti

Scuola: tutte le cifre della gestione Moratti 03/02/2006 16:50 - Legambiente: "Il governo in questi anni ha seguito solo la logica del risparmio" Meno insegnanti e più precarizzati, più alunni e t...

04/02/2006
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Scuola: tutte le cifre della gestione Moratti
03/02/2006 16:50 - Legambiente: "Il governo in questi anni ha seguito solo la logica del risparmio"
Meno insegnanti e più precarizzati, più alunni e tagli ai finanziamenti. Questo il quadro del sistema suola fotografato da Legambiente nel rapporto "Scuola pubblica: liquidazione di fine stagione" che documenta lo stato di salute dell'istruzione italiana e che sarà presentato domani 4 febbraio alle ore 9.30 presso il liceo classico "Tasso" in via Sicilia 168, nell'ambito dell'incontro "Per una scuola democratica secondo Costituzione" organizzato dal tavolo nazionale "Fermiamo la Moratti".
Trasformare l'istruzione in merce appetibile per il mercato e far funzionare sempre peggio la scuola pubblica. A questo porta la strada tracciata dalla riforma della scuola di Letizia Moratti e percorsa in questi cinque anni dal governo di centro-destra. Lo dimostrano le cifre del rapporto di Legambiente: a fronte di un incremento di 107.000 alunni registrano negli ultimi cinque anni, soprattutto grazie alla presenza quasi triplicata degli studenti stranieri, i finanziamenti sono rimasti identici a quelli del 2000, con un calo pro-capite del 14,2%. In controtendenza al trattamento riservato alle scuole paritarie che aumentano del 194,32% rispetto a quanto previsto dalla legge del 2000 sulla parità scolastica. Inoltre la Finanziaria 2006 eleva a 157 milioni di euro il bonus a favore delle famiglie che scelgono la scuola privata. Sono aumentati dell'11,68% gli alunni portatori di handicap, le situazioni di disagio scolastico e i casi di dispersione scolastica con abbandoni cha vanno dall'1,8% dei licei all'8,5% degli istituti professionali, mentre i fondi destinati ad incentivare il lavoro degli insegnanti sono inalterati da sei anni.
Mentre gli studenti aumentano, gli insegnanti diminuiscono: sono 15.752 le cattedre soppresse durante i cinque anni di governo Moratti. Unico dato in positivo riguarda la scuola per l'infanzia con un aumento di 997 classi e 1.369 cattedre, che però appare sottodimensionata rispetto all'aumento degli alunni. Si rafforza anche la precarizzazione: in cinque anni la scuola ha perso 46.229 docenti di ruolo. Nel 2005/2006 si registrano 102.000 precari, un 12,93% del totale, di cui 33.700 con contrato a tempo determinato fino al 31 agosto 2006, e 68.400 con incarico fino al termine delle lezioni.
Non è confortante nemmeno lo stato di salute degli edifici scolastici: secondo l'indagine compiuta dal Miur nel 2002 il 57,1% delle scuole non era in possesso del certificato di agibilità statica e di agibilità igienico sanitario, il 73,2% non aveva il certificato di prevenzione degli incendi, il 37% mancava di scale di sicurezza e il 20,6% di porte antipanico.
"Il Ministero della pubblica istruzione in questi anni ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza responsabile Scuola di Legambiente - ha lavorato con la sola logica del risparmio: meno insegnanti e sempre più precari, meno sostegno all'handicap, nessuna politica per l'integrazione dei sempre più numerosi alunni stranieri, tagli drastici ai finanziamenti per l'offerta formativa. È stato insomma messo in discussione il valore sociale della scuola pubblica e mortificata la funzione degli insegnanti. E la scuola ne risulta impoverita, precaria, deprivata di risorse professionali e finanziarie"

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(06.86268355-99-79-80)


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