Le Scienze della Terra cacciate dalle aule

LETTERA APERTA DI UN DOCENTE DI LICEO A "TUTTOSCIENZE"
Le Scienze della Terra cacciate dalle aule
"STAVO SCRIVENDO UN LIBRO DI TESTO. CON I NUOVI PROGRAMMI NON SERVE PIU', L'EDITORE RINUNCIA"

9/2/2005

CARO "Tuttoscienze", sono un docente di liceo e nel 2002 ho ricevuto dalla Zanichelli l'incarico di scrivere un testo sulle Scienze della Terra destinato all'ultimo anno del classico e dello scientifico. Ovviamente l'impianto dell'opera era stato progettato in tutti i particolari, seguito con particolare cura dall'esperto Italo Bovolenta, fondatore dell'omonima casa editrice oggi proprietà della Zanichelli. Così negli ultimi due anni e mezzo ho dedicato tutto il tempo che la scuola mi lasciava libero allo studio, al confronto con specialisti, alla stesura dei testi, alla scelta di immagini ed alla realizzazione delle bozze di grafici e disegni: 18 capitoli divisi in tre parti (astronomia, geologia e geografia fisica). Con l'inizio del 2005 avremmo dovuto avviare la fase finale: riassunti, apparati didattici, realizzazioni grafiche e impaginazione. E all'inizio del prossimo anno il libro sarebbe uscito. Malauguratamente, però, qualche giorno fa il ministro Moratti ha pubblicato il decreto applicativo della riforma che riguarda le scuole superiori; con alcune inaspettate scelte che riporto in sintesi qui di seguito. L'unico dei 10 licei che preveda l'insegnamento delle Scienze nell'ultimo anno è quello scientifico (oggi Scienze è materia dell'esame di Stato per quasi tutte le scuole). In tutti questi corsi le Scienze della Terra vengono assegnate al primo biennio (oggi sono nell'ultimo anno e, perciò, materia d'esame per la maggior parte dei licei). Nel liceo scientifico, benché le ore complessive dell'insegnamento nell'intero corso aumentino del 30%, le Scienze della Terra subiscono una strana sorte: alcuni argomenti finiscono nel primo biennio (cartografia, atmosfera, mineralogia, geomorfologia), altri nel secondo (vulcani, terremoti, struttura interna della Terra), e altri ancora mancano del tutto (la storia della Terra, tettonica, stratigrafia e climatologia). Ma soprattutto l'astronomia non compare in alcun programma, se non con rapide e sommarie definizioni: ad esempio per il liceo scientifico c'è solo un generico punto (La Terra come pianeta del sistema solare) nel biennio iniziale. Nulla si sa ancora del programma dell'ultimo anno del liceo scientifico, che prevede 3 ore settimanali al posto delle attuali 2. Resta dunque un'ultima speranza, almeno per questo liceo. Conseguenza personale: il mio editore ha deciso di congelare il lavoro. Abbiamo preparato un libro per una materia che sostanzialmente non c'è più! Ben più importante è invece una analisi complessiva. L'impressione che emerge dalla lettura delle bozze di programma è che tutto l'insieme delle Scienze (perciò, anche chimica e biologia) sia brutalmente sminuito e spezzettato. Ciò si evince, oltre che dalla suddivisione degli argomenti, anche dagli obiettivi dichiarati e dai termini utilizzati. Ma non è una novità, basti ripensare all'eliminazione di Darwin dai programmi della scuola media inferiore dello scorso anno: fu necessario l'autorevole intervento di rettori ed accademici, guidati da Umberto Veronesi e sostenuti da Rita Levi Montalcini! E, per quanto ne so, la storia della Terra non fu invece "recuperata". Mi sento di aggiungere che ciò è tanto più assurdo nell'attuale momento storico, quando appare così netta l'esigenza di una visione globale e particolareggiata del "sistema Terra" per affrontare qualsiasi problematica (demografica, energetica, climatica, urbanistica). Per averne una elementare conferma basterebbe sfogliare un numero a caso di "Le Scienze" (Scientific American) o "Nature", o "Tuttoscienze"; o guardare anche solo una puntata di "Gaia" su Rai tre. Grazie per l'attenzione e per qualsiasi iniziativa diretta a salvaguardare gli alti valori di cultura e di civiltà che la scuola ha cercato fino ad oggi di tramandare. Antonio Varaldo