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Le lezioni partono, ma a orario ridotto e c'è chi propone: apriamo solo a ottobre

Non sarà così, ovviamente, ma forse le lezioni andranno davvero a regime solo per ottobre

12/09/2016
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Il Messaggero

La scuola riapre part-time, per le prime settimane le lezioni saranno in formato ridotto, ancora più degli altri anni. Una partenza decisamente a rilento, per le scuole italiane, che oggi accoglieranno nelle aule quasi 8 milioni di studenti, dalla materna alla scuola superiore. Oggi sarà il primo giorno di scuola per la maggior parte degli studenti italiani: per quelli nelle regioni in cui il calendario scolastico ha previsto la riapertura degli istituti il 12 settembre (Abruzzo, Friuli, Lombardia, Veneto e Piemonte, Molise, Umbria, Valle d'Aosta e provincia di Trento), sia per quelli del resto d'Italia, dove l'apertura è prevista il 14 o il 15, nel caso la loro scuola abbia deciso di anticipare l'avvio delle lezioni rispetto alla data fissata per la loro regione.
A tornare tra i banchi sono 7.816.408 ragazzi in 370.597 le classii.Fra le regioni con più iscritti ci sono la Lombardia con 1.190.393 di studenti, la Campania con 909.010, la Sicilia con 754.438 e il Lazio con 737.940. Un'enorme macchina organizzativa che, quest'anno più che mai, deve fare i conti con una messa in moto decisamente faticosa. Nei primi giorni di scuola il tempo pieno viene ridotto alla mezza giornata, la mensa non parte a regime per tutti e, anche nelle scuole superiori la mattina finisce alle 12 o giù di lì. In questo modo il recupero dei giorni di lezione resta solo sulla carta e le famiglie si ritrovano a dover organizzare le giornate dei loro figli proprio come accade al termine della scuola quando i centri estivi, le baby sitter e i nonni vengono chiamati a raccolta. Perché la scuola è iniziata ma non del tutto. A Roma, ad esempio, l'istituto comprensivo Dalla Chiesa apre oggi ma le lezioni finiscono alle 14.30, il Regina Elena apre i battenti domani ma i bambini escono alle 13.15, alla primaria Guttuso per ora la mensa non c'è. La scuola primaria dell'istituto Bagnera apre senza mensa e i bambini vanno a casa alle 13.20. Accade infatti che per il concorso della scuola, che va avanti da maggio, e per le assunzioni in attesa di una firma definitiva, le cattedre restano vuote in attesa di un titolare. Secondo il calcolo di Tuttoscuola, infatti, le graduatorie di merito sono ancora in alto mare: quelle approvate sono solo il 35%. Una su tre.
TEMPI LUNGHIC'è poi un altro fronte aperto: i trasferimenti dovuti alla mobilità straordinaria che ha interessato ben 207mila insegnanti, tutt'ora in corso, sui cui tempi la stessa ministra Stefania Giannini ha ammesso: «I tempi sono quelli delle prime settimane di scuola, come è sempre stato con uno sforzo amministrativo gigantesco, tempi necessari a far sì che la scuola vada con regolarità e funzionamento ordinario». I trasferimenti in realtà sono già stati stabiliti ma ora ci sono, ancora da sbrogliare, numerose richieste di conciliazione. In Veneto monta la protesta, tanto che il presidente Luca Zaia lancia una provocazione: «Riaprire la scuole ad ottobre? Sì, se non si riesce a realizzare un regolare avvio dell'anno scolastico». Non sarà così, ovviamente, ma forse le lezioni andranno davvero a regime solo per ottobre
L. Lo


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