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La Tribuna di Treviso: Cattedre tagliate, scuole disastrate

"Cattedre tagliate, scuola disastrata" Oltre 300 insegnanti in meno nella Marca il prossimo anno, il sindacato raccoglie tremila fime contro la riforma Moratti: "Classi più numerose, meno formazion...

07/05/2002
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La Tribuna di Treviso

"Cattedre tagliate, scuola disastrata"
Oltre 300 insegnanti in meno nella Marca il prossimo anno, il sindacato raccoglie
tremila fime contro la riforma Moratti: "Classi più numerose, meno formazione"

TREVISO. Cala la scure dei tagli di organici e cattedre sulla scuola trevigiana, che per il prossimo anno scolastico dovrà fare i conti con 214 posti in meno su cattedre comuni e altri 92 per gli insegnanti di sostegno. Un processo di riforma che va di pari passo, secondo i sindacati confederali della scuola, con gli altri provvedimenti contenuti nella riforma Moratti, contrastata in maniera molto decisa da una consistente frangia di insegnanti, genitori e studenti. In provincia i rappresentanti sindacali della scuola non sono stati con le mani in mano e hanno raccolto oltre 3.000 firme che contestano la riforma e i suoi effetti, considerati "un declassamento bello e buono della scuola pubblica con rilevanti danni per gli operatori e per l'utenza".
I sindacalisti del settore, ieri hanno presentato le loro contrarietà nel corso di una conferenza stampa che aveva anche lo scopo di pubblicizzare l'iniziativa del 19 maggio, a Barbiana, dove si terrà una giornata per esprimere insieme il "no" alle proposte del governo. "La riforma proposta dal ministro Moratti non ci piace assolutamente - dice Ermanno Rambaldi, segretario provinciale Cgil scuola - rischia di portare alla deriva l'intero sistema della scuola pubblica. Si è scelta la strada della legge delega, si è scelto di fare in fretta e in tre mesi dall'insediamento della commissione di studio sono usciti i primi risultati. Il tutto, senza il minimo coinvolgimento di quanti sono direttamente interessati dal problema".
Un problema che in provincia di Treviso, così come del resto in tutta Italia, si riflette prima di tutto sui tagli degli organici nel personale docente, in ogni ordine e grado. Sono 306, infatti, le cattedre che spariranno con il mese di settembre tra posti "comuni" e sostegni: 11 posti in meno alla materne, 61 alle scuole elementari, 66 alle medie inferiori, 76 alle superiori, 92 con i sostegni.
Una questione che preoccupa moltissimo i sindacati. "Facendo calare il numero di docenti in servizio - sostiene Elena Galimberti della Cisl scuola - si assisterà ad un inevitabile aumento del numero degli studenti per ogni classe, visto che in provincia non siamo in presenza di un assestamento o di un calo di iscrizioni, ma di una crescita piuttosto consistente. Questo può voler dire che ogni anno si assisterà al cambio di una buona parte degli insegnanti". Ma l'attenzione viene puntata anche sull'anticipo dell'iscrizione a materne ed elementari, che porteranno in prima i bambini a cinque anni e mezzo. "Evidentemente al ministero non hanno pensato a cosa significa questo - sottolinea Rolando Lucidi, della Uil scuola - perché a quell'età sei mesi sono fondamentali nella crescita e nello sviluppo del bambino. Inoltre manca un progetto educativo chiaro per tutti".
Molte le richieste contenute nelle sottoscrizioni firmate da migliaia di insegnanti, genitori e cittadini in queste settimane: un'offerta formativa migliore, il mantenimento del tempo pieno (a rischio con i tagli di organico), risorse a sostegno dell'inserimento di alunni con handicap o degli stranieri, eliminazione del "canale duale" che costringe gli studenti a scegliere quale sarà il loro futuro in seconda media, riforma della formazione professionale regionale.
Per discutere di tutto questo e di altre questioni legate al delicato e complesso mondo dell'istruzione i sindacati invitano tutti gli interessati a Barbiana, un simbolo di valori educativi, uguaglianza e solidarietà con la scuola creata da don Lorenzo Milani agli inizi degli anni'60. Per informazioni, adesioni e prenotazione dei posti in pullman, entro il 10 maggio si possono inviare fax alla Cgil scuola (0422 403731), alla Cisl scuola (0422 412603) o alla Uil scuola (0422 419985).


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