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La Stampa-Tutti i sindacati contro la Moratti

PRESA DI POSIZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA DOPO LA RECENTE SENTENZA DEL TAR Tutti i sindacati contro la Moratti "Il ministro ha creato una situazione caotica" AOSTA ...

27/08/2002
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La Stampa

PRESA DI POSIZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA DOPO LA RECENTE SENTENZA DEL TAR
Tutti i sindacati contro la Moratti
"Il ministro ha creato una situazione caotica"

AOSTA

I sindacalisti della scuola della Valle d'Aosta prendono posizione sulla vicenda della decisione del Tar del Lazio di non considerare valide le graduatorie per i "precari", insegnanti senza posto fisso, che aspirano ad incarichi di supplenze, temporanei o anche annuali. Il ministero della Pubblica Istruzione ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato, resistendo alla sentenza del Tar, ma anche su questo punto vi sono incertezze sui poteri di firma di dirigenti che non si sa se saranno riconfermati o no prima di ottobre. Una situazione caotica che, dice Raimondo Donzel, della Cgil scuola, "alla fine come sempre rischia di penalizzare fortemente le persone che più sono in posizione difficile per quanto riguarda le possibilità di lavoro". Il rappresentante dei lavoratori del settore aggiunge: "Noi abbiamo da subito contestato il comportamento complessivo del ministro Moratti che vuole dare una immagine di super-efficienza, mentre invece si comporta solo in modo superficiale, direi anche arrogante, e che ha una chiara volontà politica di penalizzare i precari aumentando il livello di precarizzazione, mentre prima di lei c'era stato un sforzo enorme per dare finalmente stabilità al modo della scuola". Donzel aggiunge che "alla fine in Valle d'Aosta i potenziali danneggiati dal gran pasticcio potrebbero essere un 5 per cento del corpo docente, ma è una questione di principio, un comportamento ministeriale, lo ribadisco, poco serio e non attento ai problemi complessivi della scuola, con il rischio comunque di dover cambiare insegnati in corso d'anno". Wilma Villot, del Savt école aggiunge: "Si tratta della cronaca di un grande confusione annunciata, si può con certezza dire così perché ormai sono mesi che dal Tar arrivano sollecitazioni che non vengono raccolte e adesso dal ministero si raccoglie quello che si è seminato". La sindacalista aggiunge che, siccome la questione è legata alla attribuzione o meno di punteggi a quanti hanno seguito le Ssis, le nuove scuole superiori di formazione post-laurea degli insegnanti, alla fine in Valle d'Aosta potrebbero essere interessati poco più di una ventina di persone, ma con scompensi che vanno a detrimento della qualità complessiva del servizio pubblico. Alessandro Celi dello Snals, dice: "Sembra esservi una chiara volontà di capire come realmente stiano funzionando le Ssis. Nella stessa sentenza è detto che la credibilità delle nuove scuole è messa a dura prova". In sostanza, quindi, da tutti i sindacati valdostani viene una forte reprimenda per i comportamenti ministeriali, con preoccupazioni per il livello di qualità della scuola pubblica.

b. bas.


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