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AVVIO D'ANNO NELLA PIU' RIGOROSA TRADIZIONE La sperimentazione resta fuori dall'aula Ma la Regione promette aiuti a chi partecipa al progetto nazionale La "Rayneri" si riconferma fra gli istitut...
AVVIO D'ANNO NELLA PIU' RIGOROSA TRADIZIONE
La sperimentazione resta fuori dall'aula
Ma la Regione promette aiuti a chi partecipa al progetto nazionale La "Rayneri" si riconferma fra gli istituti più multietnici della città Giallo all'ex media Giacosa: quattro alunni di troppo in una prima
I bimbi di prima elementare, i veri protagonisti del primo giorno tra i banchi, non piangono più. Incontrano i compagni della materna, si abbracciano, si voltano per mostrare lo zainetto nuovo, giocano un po' nei minuti che devono ancora trascorrere prima che il portone di scuola si apra per farli entrare con mamma e papà. E' andata così, ieri. Per esempio, all'ex "Rayneri" di corso Marconi (ora istituto comprensivo "Manzoni"). Certo, il piccolo Marouan, nazionalità marocchina, accompagnato dal papà e da un cugino adolescente, non aveva un'espressione tanto convinta e felice nel percorrere per la prima volta il grande corridoio. Forse, però, lui a Torino è arrivato da poco. Forse, alla materna non ci è andato. Ma Esmeralda, Bianca e tutti gli altri bimbi, italiani e stranieri, sono entrati sorridenti ad incontrare le nuove maestre in un mix straordinario di nomi, di stili, di benessere e di fatica. L'ex "Rayneri" è il simbolo perfetto della Torino di questi anni e permette di intuire il futuro. "I genitori - spiega il dirigente Bernardo Ascoli - hanno capito che della scuola si possono fidare, che cerchiamo di dare a ognuno ciò di cui ha bisogno, che il nostro corpo docente si sente davvero protagonista ed è motivato a dare il massimo". Ancora: "Con iniziative come il "Tappeto volante" forniamo opportunità didattiche di qualità a tutti. Sostenendo gli allievi stranieri che hanno bisogno di essere aiutati nella lingua italiana, facciamo in modo che le difficoltà degli uni non gravino sugli altri". Qui a San Salvario, non sono partite richieste di sperimentazione, il tormentone dell'anno scolastico 2002/2003. "Nessuno si è mosso, non mi sono arrivate richieste da parte dei genitori - spiega il dottor Ascoli - e in collegio docenti non se n'è dibattuto. A me pare che la sperimentazione si possa fare, ma solo programmandola un anno prima. Tra l'altro, non è prevista la creazione di nuove classi e si rischierebbe di riempire in eccesso quelle esistenti". Ieri, intanto, l'assessore regionale all'Istruzione, Giampiero Leo, ha annunciato che la Regione Piemonte darà il proprio contributo alla sperimentazione della riforma nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare negli istituti statali e paritari selezionati tra quelli che avranno presentato la candidatura al ministero dell'Istruzione. "Assegneremo un finanziamento di 5000 euro ad ogni scuola che parteciperà al progetto nazionale. In questo modo - ha detto Leo - potremo favorire il processo di innovazione didattica, contribuendo ad assicurare standard di qualità del servizio". Sulla sperimentazione dell'anticipo (a due anni e mezzo nella scuola dell'infanzia e a cinque e mezzo nella scuola primaria), della riorganizzazione del tempo scuola con il maestro referente e le discipline "must" (inglese, informatica), oggi si riunisce a Roma l'apposita commissione dell'Anci. "Nell'incontro - ha detto l'assessore all'Istruzione del Comune, Paola Pozzi, oggi a Roma - metteremo a punto il documento da sottoporre al ministero con le condizioni irrinunciabili perché si possano fare intese con gli enti locali". Ancora partenza dell'anno scolastico. Una brutta sorpresa, ieri mattina, per i ragazzi di una prima dell'ex media "Giacosa" (ora "Marconi") in Regio Parco: nei banchi si sono ritrovati in 29 (forse perché non era stata concessa l'istituzione di un'altra classe), troppi. E oggi pomeriggio alle 18 verranno sorteggiati 4 nomi da distribuire in altre scuole. Inutile dire che ragazzi e genitori sono sul piede di guerra. Da ieri, poi, sono disponibili le attese graduatorie provvisorie d'istituto (mancano ancora quelle delle superiori), utili per reperire i mille docenti di sostegno che mancano all'appello e le poche decine di materie tecniche. Lo ha annunciato il dottor Paolo Jennaco, dirigente del Csa di via Coazze. Da stamane, quindi, può partire la "caccia al supplente". Ed è iniziato ieri, davanti alle scuole, il consueto servizio anti-spaccio di polizia e carabinieri: ogni giorno, per tutto l'anno, squadre con cani anti-droga faranno controlli a campione.
m. t. m.