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La Stampa-Subito la trattativa sulla scuola, o sciopero

LE ORGANIZZAZIONI DEI DOCENTI HANNO CHIESTO UN INCONTRO URGENTE. PROTESTA ANCHE L'ANCI "Subito la trattativa sulla scuola, o sciopero" ROMA La scuola secondo Moratti è destinata a ...

08/08/2002
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La Stampa

LE ORGANIZZAZIONI DEI DOCENTI HANNO CHIESTO UN INCONTRO URGENTE. PROTESTA ANCHE L'ANCI
"Subito la trattativa sulla scuola, o sciopero"

ROMA

La scuola secondo Moratti è destinata a non avere pace neppure durante le vacanze estive, al punto che l'inizio dell'anno scolastico potrebbe essere segnato da una concomitante serie di scioperi. Infatti, la sperimentazione che verrà avviata all'inizio di settembre in non più di 200 scuole in Italia, ha suscitato sia la protesta dei comuni (espressa dall'associazione Anci), coinvolti in materia di istruzione in quanto responsabili delle strutture scolastiche della scuola d'infanzia ed elementare, sia quella dei sindacati, che con l'introduzione per vie amministrative di un nuovo modello di didattica, vedono sovvertiti ruoli professionali, compiti, organici. Ma se i Comuni si sono limitati (per ora) a mandare una garbata lettera al ministro Moratti, i sindacati hanno chiesto una convocazione agostana, in mancanza della quale l'anno scolastico si potrebbe aprire con lo stato di agitazione prima e lo sciopero poi. I Comuni avevano espresso delle perplessità sull'avvio della riforma già in primavera poiché, in mancanza di una legge approvata, non ci sarebbero state neppure risorse per far fronte alle novità. Con la lettera di ieri hanno poi ricordato al ministro l'impegno ad aprire "un tavolo delle regole" prima di avviare qualunque iniziativa nelle scuole, con relativa ricaduta di impegni sui comuni. "Gentile ministro - si legge nella lettera del presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, al ministro Moratti - abbiamo appreso dalla stampa i prossimi progetti del governo in materia di istruzione, la volontà cioè di introdurre la sperimentazione in circa 200 scuole elementari e materne e l'impegno di riconnettere un avvio su larga scala della legge della riforma della scuola con l'iter parlamentare. Come le è sicuramente noto l'Anci di fronte alla generalizzazione delle prescrizioni, ipotizzata dal Miur, senza alcuna preparazione, già per l'inizio dell'anno scolastico 2002-2003, aveva espresso non poche perplessità, sia nel metodo sia nel merito, nonché la preoccupazione per un percorso diverso da quello consueto. Già prima della decisione del Consiglio dei ministri della scorsa settimana avevamo comunque dichiarato la nostra disponibilità ad una proposta, avanzata dal ministero, per una sperimentazione molto contenuta e per l'istituzione formale di un Tavolo delle Regole, unica sede in cui definire criteri e modalità a cui le scuole che intendono sperimentare dovranno adeguarsi. Tale Tavolo - ha precisato Domenici - composto dall'Anci e da altri interlocutori istituzionali, dovrà stabilire modalità e caratteristiche della sperimentazione, insieme alle garanzie che rispettino i bisogni dei bambini, i loro tempi, le loro esigenze non espresse. Solo dopo che saranno definiti tali criteri secondo noi si potrà avviare una sperimentazione omogenea su tutto il territorio nazionale". Quanto ai sindacati, la contestazione verte soprattutto sui tempi rapidi con cui il ministro ha voluto avviare la sperimentazione, senza tener conto delle procedure e dell'organizzazione didattica. Per non dire del fatto che la sperimentazione, così concepita, è apparsa come uno scavalcamento del dibattito parlamentare. "Ancora non abbiamo programmato nessuna protesta: tutto sta a vedere cosa succederà a settembre - ha detto Enrico Panini della Cgil Scuola - ma siamo sicuramente di fronte a una sperimentazione sbagliata e pasticciata, in cui le scuole sono ridotte al rango di semplici esecutori. Come si può pensare che le scuole, la cui autonomia è sancita dalla riforma costituzionale del titolo V, aderiscano a un progetto simile in così pochi giorni?". Un metodo dunque azzardato, secondo i sindacati, e che metterà in difficoltà molte scuole e famiglie, secondo Daniela Colturani della cisl scuola: "Il legittimo sospetto - secondo la sindacalista - è che questa sperimentazione sia più un'operazione mass mediatica di promozione della riforma, che una vera messa in prova della legge". L'incontro con il ministro è dunque "urgente", ha concluso Massimo di Menna, della Uil Scuola: "Se le risposte non saranno soddisfacenti, saremo pronti a un'agitazione di tutta la scuola elementare".


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