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La Stampa-Studenti, prof e genitoricontro la riforma Moratti

SONO SCESI IN PIAZZA A DOMODOSSOLA CON DUE DISTINTE MANIFESTAZIONI Studenti, prof e genitoricontro la riforma Moratti "Manifestiamo in difesa della scuola pubblica". "Qui il liceo Spezia avr?...

13/03/2004
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La Stampa

SONO SCESI IN PIAZZA A DOMODOSSOLA CON DUE DISTINTE MANIFESTAZIONI

Studenti, prof e genitoricontro la riforma Moratti

"Manifestiamo in difesa della scuola pubblica". "Qui il liceo Spezia
avrà 6 mila euro in meno". "Non saremo esecutori di questo piano"

Renato Balducci
DOMODOSSOLA
"Dalla Valdossola a Pantelleria un solo grido: Moratti via!". Questo uno dei molti slogan che ha accompagnato con striscioni, bandiere e cartelli il corteo formato da mille tra insegnanti, genitori, sindacalisti e studenti sfilato ieri sera per manifestare il "no" alla riforma firmata dal ministro Letizia Moratti, in difesa della scuola pubblica.
Domodossola è stata, per un giorno, la capitale della protesta contro il provvedimento che riforma la scuola italiana. Genitori, docenti e studenti sono sfilati ieri in due diverse manifestazioni che avevano come bersaglio comune la riforma varata dal governo Berlusconi.
In mattinata circa cento studenti sono scesi in strada. Il corteo, partito dal piazzale antistante il liceo Spezia, era composto da rappresentanze di molti istituti superiori di Domodossola, Omegna e Verbania. "Una manifestazione in difesa della scuola pubblica" ha spiegato Michele Piffero, studente del liceo "Spezia", esponente del coordinamento studentesco. "Avremo una scuola a due binari: una per i ricchi, una per i poveri -aggiunge-. Il nostro liceo ad esempio avrà 6 mila euro in meno: salteranno progetti educativi validi". Daniele De Regibus, domese, studente del terzo anno al Dams di Torino dice: "Stanno svendendo la scuola pubblica. La protesta sta montando a tutti i livelli: dai docenti agli studenti, ai genitori. La risposta sono i presidii le assemblee, la protesta che deve crescere".
Il corteo degli studenti, preceduto da un camioncino dal quale veniva irradiata musica e sul quale c'era installata una videocamera che riprendeva la manifestazione, ha raggiunto piazza mercato
Lunghsisimo il corteo di genitori ed insegnanti. "E' una riforma che riduce sensibilmente le ore, colpisce e cancella il tempo pieno e prolungato. Avremo una scuola più povera, una scuola diseguale a causa di una riforma che elimina le esperienze più significative" rimarca Antonio Speranza, insegnante della Media di Domodossola. Aggiunge: "Noi non saremo gli esecutori di questo piano e cercheremo ogni iniziativa e forma di protesta possibile".
Cgil, Cisl e Uil hanno previsto già un calendario di appuntamento ed un mese di lotta che culminerà con uno sciopero generale di una giornata il 26 marzo mentre in tutte le scuole verrà esposto un segno esterno di dissenso.


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