FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3852305
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La Stampa: Scuole al via, le maestre vestite a lutto

La Stampa: Scuole al via, le maestre vestite a lutto

Anche le mamme in piazza contro tagli e insegnante unico

16/09/2008
Decrease text size Increase text size
La Stampa

FLAVIA AMABILE
ROMA
«Il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini» c’era scritto ieri sulle magliette di alcune delle migliaia di mamme che hanno protestato in tutt’Italia contro i tagli di 130 mila posti in tre anni e il ritorno al maestro unico. Era il primo giorno di scuola per l’80% delle regioni: in centinaia di istituti gli insegnanti, soprattutto della primaria, hanno accolto i loro alunni con il lutto al braccio, il grembiule nero, volantini e striscioni contro il ministro Gelmini. Davanti al ministero dell’Istruzione alcuni studenti hanno indossato delle orecchie d’asino di cartone con, davanti a tutti, uno studente vestito solo di mutande e canottiera per sottolineare la «povertà della scuola pubblica».
«Manifestazioni organizzate da minoranze», è il giudizio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha sottolineato come con il governo di centrodestra «lo Stato è tornato a fare lo Stato» mentre il governo di centrosinistra «aveva portato a considerare azioni di minoranze organizzate contro decisioni prese da organismi istituzionali democraticamente eletti come forme di democrazia». Le proteste non sono piaciute nemmeno al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini: «È vergognoso strumentalizzare i bambini per cavalcare proteste che sono solo politiche. Per tutti i bambini il primo giorno di scuola è una festa, un momento di gioia e allegria, non certo un’occasione per terrorizzarli».
Le maggiori contestazioni si sono svolte nella capitale, dove, secondo i sindacati, sono stati coinvolti almeno settanta istituti e genitori e figli occuperanno per una settimana una scuola primaria. Ma iniziative di protesta si sono organizzate nelle province della Sicilia, in Calabria, in Puglia, nel Casertano, a Napoli, Firenze, nelle Marche, a Genova e a Venezia.
I tagli contro cui protestano i docenti derivano sia dalle scelte fatte dall’ultimo governo Prodi (30 mila cattedre in meno in tre anni), sia, soprattutto, dalla politica avviata dall’attuale esecutivo: attraverso il decreto legge n. 112 è prevista una riduzione di oltre 87.341 cattedre in tre anni. Il ritorno al maestro unico e la riduzione del modello base d’insegnamento alla primaria rientrerebbero in questa dieta complessiva e, secondo alcune stime sindacali, coprirebbero circa la metà dei tagli. A questi numeri, che riguardano i docenti, si va ad aggiungere il 17% del personale Ata (altri 42.500 posti): qualora il numero di studenti non dovesse innalzarsi, il governo prevede quindi di tagliare entro il 2012 complessivamente quasi 130 mila posti. E ieri il ministro ha annunciato che ad alcuni docenti in esubero nelle materie umanistiche «chiederemo uno sforzo per apprendere l’insegnamento della lingua straniera».
Nei prossimi giorni si annunciano altre proteste e scioperi. I sindacati confederali attendono l’esito dell’incontro di venerdì con il ministro Gelmini. Ma alcune rappresentanze sindacali e associazioni di docenti hanno già deciso: il 19 settembre, la Cub ha proclamato lo sciopero dei precari di tutta la pubblica amministrazione; il 2 ottobre scenderanno in piazza gli specializzandi dell’Anief; il 3 si ferma l’Unicobas; il 16 ottobre tocca alla Gilda degli insegnanti; il giorno dopo ai Cobas. Enrico Panini, segretario generale dell Flc Cgil ripete: «Il ministro spaccia per modernizzazione e qualificazione un'operazione di puro taglio, togliendo a questo Paese risorse che appartengono a tutti i cittadini perché realizzano il diritto universale alla conoscenza».www.lastampa.it/amabile


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL