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La Stampa-Scuola, tutte le novità dalla A alla Z

DAL TUTOR AL CARO LIBRI, L'AVVIO NON SPEGNE LE POLEMICHE Scuola, tutte le novità dalla A alla Z La riforma dovrebbe essere completata entro marzo, quando scadrà la legge delega Ma no...

07/09/2004
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La Stampa

DAL TUTOR AL CARO LIBRI, L'AVVIO NON SPEGNE LE POLEMICHE

Scuola, tutte le novità dalla A alla Z

La riforma dovrebbe
essere completata
entro marzo, quando
scadrà la legge delega
Ma non si esclude
una proroga

Nonostante
gli ultimi aumenti,
le retribuzioni
degli insegnanti italiani
sono ancora inferiori
alla media europea

Da domani l'inizio: sui banchi otto milioni di studenti

Raffaello Masci
ROMA
La scuola italiana riprende ufficialmente domani, anche se l'inaugurazione ufficiale dell'anno scolastico avverrà soltanto il 20 settembre al Vittoriano, a Roma, con il capo dello Stato e il ministro dell'Istruzione Moratti. Entro marzo la riforma della scuola dovrà essere completata. Molte comunque le novità. Eccole, dalla A alla Z.

ALTERNANZA scuola-lavoro. E' uno dei cardini della riforma Moratti. I ragazzi tra i 15 e i 18 anni potranno trascorrere dei periodi di formazione presso aziende o enti pubblici con i quali le scuole abbiano stabilito appositi accordi. Il decreto è stato approvato ma non ancora pubblicato.

ANTICIPO. Ormai è norma l'anticipo delle elementari per i bambini di cinque anni e mezzo. Di questa possibilità lo scorso anno usufruirono 26 mila alunni (il 32% degli aventi diritto), quest'anno sono 35 mila (44%). Maggiori problemi per l'anticipo a due anni e mezzo nelle materne, in quanto non tutti i comuni erano attrezzati. La disposizione ministeriale stabilisce che gli anticipi possano essere accettati una volta esaurite le liste di attesa.

BILANCI. In dieci anni la spesa media per studente, al netto dell'inflazione, ha subito una riduzione costante, secondo la Uil scuola. Nel '96 si spendevano quasi sette milioni e mezzo delle vecchie lire, lo scorso anno ne sono stati spesi quasi sei e mezzo (circa 3.300 euro). L'investimento in rapporto al Pil è diminuito in dieci anni dell'1,3 per cento. I "vecchi" Paesi Ue spendono in media il 5%, i "nuovi" il 4,7. Noi il 4,5.

CALENDARIO. Ogni regione fissa un proprio calendario scolastico rispettando il dato nazionale che vuole 200 giorni di lezione. La Lombardia sarà domani la prima ad iniziare, l'ultima la Sicilia il 23 settembre. Ciascuna regione dà poi una certa autonomia agli istituti. Alcune hanno introdotto nel calendario festività religiose non cristiane: il capodanno cinese o il ramadan.
DOCENTI. I docenti italiani sono 810 mila, ventimila in meno rispetto a tre anni fa. Il rapporto docente-studenti resta comunque il più alto d'Europa. Se la media Ue è di 1 a 15, da noi si sta sotto l'1 a 10 (9,4 per l'esattezza). Il 13,6% del personale docente (circa 110 mila unità) è precario.

EXTRACOMUNITARI. Gli alunni provenienti da Paesi al di fuori dell'Unione europea, sono 320 mila - secondo le stime del mensile Tuttoscuola - 50 mila in più dello scorso anno. La maggior parte nel Lazio e nel Nord-Est.

EDILIZIA. 41 mila scuole italiane (su 56 mila) non rispettano i parametri di sicurezza stabiliti dalla legge 626. 11 mila scuole - dati Eurispes confortati da una analoga ricerca Uil scuola - non hanno attrezzature antincendio. il 90% degli edifici non è a misura di portatore di handicap.
FAMIGLIE. Tre ore dell'orario settimanale sono facoltative. A scegliere saranno le famiglie. Le opposizioni hanno parlato di "servizio a domanda"

GRADUATORIE. Il ministro ha assicurato che tutte le supplenze sono già state assegnate. Questo è stato possibile perché il 25 agosto è stato dato uno stop alla revisione delle graduatorie dei precari. Molte direzioni regionali però, non avevano ancora concluso l'aggiornamento dei punteggi: si attendono ricorsi e valanga.

INFORMATICA E INGLESE. L'informatica è entrata alle elementari e alle medie. Dopo l'avvio di una lingua in pri- ma elementare, da quest'anno ce ne sarà anche un'altra dalla prima media. Non aumenta però il monte-ore a disposizione.

LIBRI. Anche se gli aumenti si sono tenuti al di sotto dell'inflazione, esiste un problema di caro-libri. E' vero che la legge stabilisce un tetto per la scuola dell'obbligo (fino a quindici anni) ma secondo Altroconsumo e l'associazione Alleanza studentesca, oltre un terzo delle scuole sfora.

MATURITA'. L'Istituto di valutazione del servizio scolastico sta lavorando al nuovo esame che però, anche se fosse varato presto, non potrebbe essere applicato già a giugno. Se ne riparla nel 2006.

NON STATALE. Sono quasi un milione (996.202) gli studenti delle 14 mila scuole non statali, pari all'11,5 per cento del totale. In un anno sono aumentati di 4.582 unità. Ma 600 mila sono bambini delle materne.

ORIENTAMENTO. La nuova riforma prevede che diventi obbligatorio nell'ultimo anno di scuola superiore. La sua carenza cronica è alla base dei troppi abbandoni all'università. Inoltre molti ragazzi scelgono su una base solo emotiva. Risultato: le facoltà umanistiche e sociali scoppiano di iscritti, mentre mancano studenti di discipline scientifiche.

PORTFOLIO. Ogni bambino avrà un fascicolo che documenterà tutto il suo percorso formativo. Anche quello non scolastico darà crediti.

QUADRI. Il personale della scuola consta anche di 11 mila dirigenti e 240 mila non docenti. Il 30 per cento è costituito da precari..

RELIGIONE. Avranno finalmente stabilita' di contratto anche 15.507 docenti di religione cattolica. Altri 6.646 continueranno invece ad insegnare con nomina annuale.

RIFORMA. A marzo 2005 scade la legge delega: entro quella data la riforma deve essere completata. Un solo decreto è stato approvato definitivamente (quello sulla scuola primaria). Tre sono passati al Consiglio dei ministri (servizio nazionale di valutazione, diritto-dovere all'istruzione fino a 18 anni, alternanza scuola lavoro). Altri tre sono attesi (reclutamento dei docenti, istruzione superiore, formazione professionale). Servirà una proroga?

STIPENDI. Quelli degli insegnanti restano tra i più bassi, nonostante gli ultimi aumenti: 1.500 euro lordi al mese per un neoassunto, 2.300 a fine carriera. Il 10 per cento in meno della me dia Ue.

TUTOR. E' l'insegnante che nella scuola d'infanzia ed elementare ha funzioni di coordinamento e rapporti con le famiglie. Una figura che non ha riscosso consensi unanimi e sulla cui funzione è aperta dal 30 agosto trattativa. Durissima.

TEMPO SCUOLA. Orario obbligatorio settimanale delle lezioni ridotto a 27 ore, cui si potranno aggiungere dieci ore di mensa e tre di didattica integrativa facoltativa. Il tempo pieno va inteso in questo senso e non più come offerta formativa globale di 40 ore settimanali.

ULTIMA CHIAMATA. Approvato il 13 settembre 2003, il piano finanziario a sostegno della riforma, si è perso nei meandri ministeriali. "A questo punto - secondo la newsletter di "Tuttoscuola" - per la riforma Moratti la Finanziaria 2005 rappresenta una sorta di "ultima chiamata": se la manovra non dovesse prevedesse le ingenti risorse necessarie, resterebbe la sola Finanziaria "pre-elettorale" per il 2006". Oppure l'effetto Berlinguer: riforma approvata e mai varata.

VALUTAZIONE. A marzo è stato istituito l'Invalsi, l'Istituto di valutazione del servizio scolastico: dovrebbe valutare qualità ed efficienza della scuola. Per intanto lavora sull'esame di Stato.

ZAINETTO. Riempirlo costa troppo. Se si punta sul cor- redo firmato, possono non bastare cento euro. Una iniziativa dei cartolai aderenti a Confcommercio ha lanciato una iniziativa al risparmio: zainetto con tutto l'occorrente a 25 euro.


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