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La Stampa-Scrutini al rallentatore per il blocco anti-Moratti

SCUOLA. IERI NUOVE PROTESTE DEI SINDACATI CONFEDERALI E DEI CUB Scrutini al rallentatore per il blocco anti-Moratti Maria Teresa Martinengo Sono tanti i torinesi che ieri sono stati avvi...

16/06/2005
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La Stampa

SCUOLA. IERI NUOVE PROTESTE DEI SINDACATI CONFEDERALI E DEI CUB

Scrutini al rallentatore per il blocco anti-Moratti

Maria Teresa Martinengo
Sono tanti i torinesi che ieri sono stati avvicinati dai sindacati della scuola con manifestazioni di protesta contro la riforma Moratti e, in generale, le condizioni in cui versa la scuola e il suo personale. Pochi, invece, gli insegnanti che hanno partecipato perché impegnati negli scrutini. Pochi finora gli istituti che hanno già esposto i tabelloni. Tra i primi, l'Itis "Ferrari" dove, dice il preside Gianni Mastropaolo, "non c'è stata adesione al blocco di due giorni indetto da Cgil, Cisl e Uil". Altrove, invece, il blocco anti-Moratti ha rallentato molto i lavori. Ieri sera i risultati sono apparsi sulle vetrate dello scientifico "Giordano Bruno". Tendenze? "Più bocciature nel biennio", dice il preside Riccardo Gallarà. Il gettonatissimo scientifico, àncora di salvezza nella confusione della riforma, forse non sempre si rivela la scelta giusta. All'istituto tecnico, invece Mastropaolo segnala "un numero inferiore di "non ammessi" rispetto agli anni passati". L'altra faccia della confusione da riforma? Negli Itis sono diminuiti gli iscritti e forse c'è stata più selezione.
La preside dell'Itc "Sommeiller", Catterina Cogno, come il collega Gallarà, sottolinea invece i brillanti risultati degli studenti di origine straniera. "Da noi sono il 5% del totale e in generale sono bravi, disciplinati ed educati. Abbiamo punte di eccellenza, soprattutto tra i romeni e tra le ragazze cinesi. In terza posizione, i peruviani". Allo scientifico "Giordano Bruno" i figli di famiglie immigrate sono 40 su 950. "Per lo più promossi più che dignitosamente e una decina con risultati brillanti. Alcuni arrivati in dicembre o gennaio finiscono l'anno con la media del 7. Merito della loro motivazione".
La protesta sindacale ha avuto un primo momento al mattino, davanti al Consolato francese di via Roma, con un gruppo di lavoratori dei settori scuola, enti locali, ospedali, ministeri, trasporto urbano organizzati dalla Cub. "La scelta si collega - ha detto Cosimo Scarinzi - alla richiesta di retribuzioni europee, il contrario rispetto a quanto prevede il protocollo di intesa firmato dai confederali". Cgil, Cisl e Uil Scuola nel pomeriggio hanno presidiato l'ingresso della Direzione regionale dell'Istruzione in via Pietro Micca, contro il decreto di riforma delle superiori e i tagli del personale Ata. "È un brutto decreto e un brutto metodo per far passare una riforma senza consultazioni nella scuola", ha detto Alberto Artioli, segretario Flc Cgil Piemonte. I 382 tagli agli Ata, denunciano i sindacati, limiteranno l'assistenza agli alunni con handicap e metteranno in crisi gli istituti fin dall'apertura. "Non comprendiamo un taglio così in una regione che nel 2005-2006 conterà 6 mila alunni in più". Andrea Colombo, segretario Cisl Scuola Torino aggiunge: "E' il tempo in cui si definisce l'organico di fatto:ora verificheremo se gli accordi presi con la Direzione in gennaio vengono rispettati". Alle 17, una delegazione è salita a consegnare al direttore Anna Maria Dominici una raccolta di firme e delibere contro la riforma. Alle 18 in piazza Palazzo di Città è incominciato un concerto tenuto da gruppi musicali studenteschi.


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