La Stampa-Sciopero scrutini in due istituti
Sciopero scrutini in due istituti Protesta al "Dalla Chiesa" e al "Cobianchi" VERBANIA Scendono in lotta gli insegnanti con il blocco degli scrutini. La protesta è partita, ieri, dall...
![Decrease text size](/images/makeTextSmaller.jpg)
![Increase text size](/images/makeTextBigger.jpg)
Sciopero scrutini in due istituti
Protesta al "Dalla Chiesa" e al "Cobianchi"
VERBANIA
Scendono in lotta gli insegnanti con il blocco degli scrutini. La protesta è partita, ieri, dall'Istituto professionale Dalla Chiesa di Omegna e si è estesa, successivamente, all'Itis Cobianchi di Verbania. La presa di posizione è in linea con le iniziative di lotta indette dai sindacati scuola di Cgil, Cisl e Uil per protestare contro il taglio degli organici e la riforma Moratti. Su questi temi c'è pure aperta una vertenza a livello regionale che vedrà i lavoratori mobilitarsi già oggi con un sit-in, alle 15,30, sotto la sede della Direzione generale del Piemonte, in via Pietro Micca a Torino. Inoltre è confermata l'astensione dal lavoro straordinario di tutto il personale non docente. Il blocco degli scrutini verrà attuato soltanto per i primi due giorni di calendario di ciascuna scuola fino a sabato. Dalla protesta sono escluse le classi quinte per le quali gli insegnanti hanno l'obbligo di completare le valutazioni dato che dovranno sostenere gli esami di maturità. Dicono Alexia Sala e Orietta Montrezza della segreteria della Cisl-Scuola: "E' una protesta puramente simbolica in quanto non può durare più di due giorni. Forzandola oltre ci si mette in contrasto con la legge che regola lo sciopero". L'astensione, comunque, produrrà un ritardo su tutte le procedure di valutazione che si ripercuoteranno sulla consegna delle pagelle e sugli incontri con le famiglie per informarle sui debiti formativi e sulle modalità di recupero. In un comunicato gli insegnanti del Dalla Chiesa dicono: "La politica scolastica del Governo, che ha effetti sulla riduzione del personale della scuola, produrrà un impoverimento della scuola pubblica frequentata in prevalenza da chi non ha i soldi per pagarsi l'istruzione privata". Sottolineando:"L'iniziativa dei docenti vuole ricordare alle famiglie, alla società civile e alle forze politiche le conseguenze della riforma". \