La Stampa: Panini;Nessuna fede in classe può avere la prevalenza sulle altre

A FAVORE - SEGRETARIO CGIL SCUOLA ENRICO PANINI

ROMA

"In una società multiculturale, multietnica e multireligiosa la scuola è necessariamente laica, quindi non deve essere indifferente davanti alla fede, ma ha l'obbligo di mantenere tutte le religioni sullo stesso piano". Per il segretario della Cgil Scuola, Enrico Panini la sentenza del tribunale dell'Aquila, è un "passo avanti ".

E' l'inizio di una "guerra di religione"?

"Tutt'altro. E' una sentenza che apre una questione da affrontare con la massima attenzione. Le nostre aule accolgono ormai bambini e bambine di religione diversa, e quindi non dovrebbero contenere segni che non siano rispettosi delle posizioni e del credo di tutti. Dovrebbero essere, insomma, luoghi neutri, che contengono soltanto segni di accoglienza. Ad aver vinto, obiettano alcuni, non è l'Islam dialogante ma i "falchi" di Adel Smith. A mio avviso, non è questo il problema. Siamo di fronte ad un segnale positivo a prescindere dalle valutazioni sul carattere dell'associazione che ha promosso il ricorso. Nessuno fede in classe può avere la prevalenza sulle altre".

Condivide l'attacco dell'Unione musulmani a Letizia Moratti?

"In realtà la polemica risale allo scorso dicembre quando il ministro dell'Istruzione ha invitato con una direttiva i dirigenti scolastici non soltanto ad assicurare l'esposizione del crocifisso nelle aule, ma anche a rendere disponibile un apposito ambiente da riservare, a momenti di raccoglimento e di meditazione. Ma i luoghi di raccoglimento e i crocifissi non possono e non devono essere imposti per circolare. La nostra è una repubblica laica".

gia.gal.