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La Stampa-Nuovi fondi alle "prove" di riforma

Nuovi fondi alle "prove" di riforma Scuola - Lingua straniera e informatica alle elementari: le priorità del riparto dei 92 milioni ai Piani di offerta formativa LUIGI ILLIANO Distribuite ...

18/08/2003
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La Stampa

Nuovi fondi alle "prove" di riforma

Scuola - Lingua straniera e informatica alle elementari: le priorità del riparto dei 92 milioni ai Piani di offerta formativa
LUIGI ILLIANO
Distribuite dal ministero dell'Istruzione le risorse destinate alle scuole e alle direzioni regionali per il sostegno ai Piani dell'offerta formativa (Pof). Si tratta di finanziamenti per oltre 92 milioni di euro. Una cifra che, da quest'anno, sarà utilizzata anche nella prospettiva della riforma Moratti, in particolare per i primi anni della scuola primaria, dove è previsto il decollo dell'insegnamento della lingua straniera e dell'alfabetizzazione informatica, come stabilito dal decreto ministeriale numero 61. Nella ripartizione stabilita per gli oltre 92 milioni di euro, che andranno nelle casse delle scuole attraverso le direzioni regionali, la cifra più alta è riservata alla Campania, che si aggiudica 12,4 milioni di euro; al secondo posto, con 12,2 milioni di euro, c'è la Lombardia; terzo "piazzamento" per la Sicilia con 10,3 milioni di euro. Seguono il Lazio e la Puglia, rispettivamente con 8,4 e 8,3 milioni di euro. Fanalino di coda è il Molise, che incassa 601mila euro. Le modalità operative per l'attuazione degli interventi prioritari sono contenute nella circolare numero 66 dello scorso 31 luglio. Documento che tiene conto della direttiva numero 48 dell'8 maggio 2003, con la quale è stata assegnata la somma complessiva di oltre 225 milioni di euro per l'utilizzazione nel 2003 delle disponibilità finanziarie del "Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi". Il provvedimento descrive in maniera analitica la destinazione dei 225 milioni di euro. La direttiva e la lettera circolare attuativa confermano sostanzialmente l'impianto degli anni precedenti, orientando le risorse sui filoni di attività previsti: sostegno all'autonomia e ai Pof (136,1 milioni di euro), potenziamento delle iniziative rivolte agli alunni in situazione di handicap (10,9 milioni di euro), interventi perequativi nell'area di professionalizzazione degli istituti professionali (19,1 milioni di euro), iniziative di sviluppo in relazione all'obbligo formativo, all'Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts), all'educazione permanente degli adulti (per le quali risultano assegnati complessivamente 53 milioni di euro) e interventi per la valutazione dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico (5,6 milioni di euro). La circolare contiene tre elementi di novità. In primo luogo diventa priorità il "supporto alla riforma", con particolare attenzione alla scuola dell'infanzia e alla scuola primaria, interessata all'innovazione che introduce lo studio della lingua straniera e dell'informatica sin dal primo anno scolastico. Poi c'è il sostegno all'obbligo formativo, che si connota più precisamente come azione volta a promuovere "l'esercizio del diritto-dovere alla permanenza in formazione fino al 18° anno di età" nel quadro della collaborazione istituzionale con Regioni ed enti locali e nell'ottica della riforma generale degli ordinamenti. Infine, vengono modificati i "criteri di riparto delle risorse" destinate alle scuole e alle Direzioni regionali per il sostegno ai Piani dell'offerta formativa. La nuova distribuzione delle risorse, stabilita dalla circolare numero 66, è: 40 per cento a tutte le istituzioni scolastiche (primarie e secondarie di primo e secondo grado, comprese le scuole dell'infanzia); 50 per cento alle scuole dell'infanzia e del ciclo primario "impegnate a rielaborare i Piani dell'offerta formativa relativi ai primi due anni della scuola primaria, sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento, delle conoscenze e delle abilità necessarie allo sviluppo delle competenze di alfabetizzazione informatica e di una lingua comunitaria". L'assegnazione delle percentuali alle varie scuole avviene sempre in base al numero degli alunni e delle unità di personale. Infine, il restante 10 per cento è destinato alle Direzioni scolastiche regionali "per interventi perequativi e di supporto alle istituzioni scolastiche, alla promozione di reti di istituti e al sostegno delle scuole impegnate nell'attuazione del processo di riforma degli ordinamenti scolastici, nonchè per il monitoraggio dei finanziamenti erogati". Per le iniziative di aggiornamento e per la formazione in servizio progettata dalle scuole è previsto un finanziamento di 13,5 milioni di euro, pari al 15% dello stanziamento complessivo.
Lunedì 18 Agosto 2003


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