La Stampa-Mercoledì l'incontro con la Moratti ma gli studenti del Tasso continuano l'occupazione
Mercoledì l'incontro con la Moratti ma gli studenti del Tasso continuano l'occupazione ROMA Svolta nel braccio di ferro sulla scuola con l'iniziativa a sorpresa del ministro dell'Istru...
Mercoledì l'incontro con la Moratti ma gli studenti del Tasso continuano l'occupazione
ROMA Svolta nel braccio di ferro sulla scuola con l'iniziativa a sorpresa del ministro dell'Istruzione: un "faccia a faccia" con gli studenti che contestano le sue riforme. Letizia Moratti ha convocato al dicastero per mercoledì prossimo le associazioni che aderiscono al Forum studentesco. "La riunione - spiega il ministro - sarà incentrata sul contributo delle organizzazioni degli studenti al lavoro delle commissioni ministeriali e la loro partecipazione agli `'Stati generali'' della scuola. Nei giorni successivi mi confronterò anche con le associazioni dei genitori". Proprio per arginare il durissimo scontro in atto sono stati invitati i rappresentanti del Liceo Tasso di Roma, che ieri sera, in risposta all'inattesa "linea dialogante" imboccata dalla Moratti, hanno sospeso lo sciopero della fame. Per non vanificare i possibili sviluppi e non lasciar cadere la proposta del ministro dell'Istruzione, i ragazzi del "Tasso" hanno preferito non prendere subito posizione. Hanno temporeggiato e si sono riuniti in assemblea per l'intero pomeriggio. Alla fine hanno stabilito di accettare il dialogo e di mandare una loro delegazione al "summit" convocato al dicastero di viale Trastevere. Stop al digiuno, quindi, ma l'occupazione dell'istituto prosegue. "Una parte di battaglia è conclusa - spiega il portavoce del `'Tasso'' - ciò, però, non significa che diminuisca il nostro impegno per il cambiamento reale della politica scolastica". A mediare tra gli studenti e il ministero è stata l'assessore comunale alle politiche educative, Maria Coscia, che, dopo aver visitato l'istituto occupato, ha indicato nell'immediata convocazione dei rappresentati del "Tasso" il mezzo per porre fine allo sciopero della fame. Intanto, nella crisi innescata dalla loro contestazione, gli studenti del liceo romano raccolgono numerosi consensi nel centrosinistra. "E' una protesta fondata - dice il neo-segretario dei Ds, Piero Fassino -. Si tratta di una piattaforma assolutamente giusta e condivisibile. Ciò che Letizia Moratti sta facendo, o annuncia di voler fare, produrrà danni gravi agli studenti e al sistema scolastico nazionale". Fassino non esclude che l'iniziativa dei liceali romani possa allargarsi al resto d'Italia. "Questi studenti - precisa il leader diessino - si battono contro la strategia del governo Berlusconi, mirata a distruggere le riforme avviate negli ultimi anni, ridurre le risorse per gli istituti e la ricerca, abbassare la qualità della rete educativa". Tra sostenitori e avversari della contestazione studentesca vengono rispolverati toni accesi, scambi di accuse e attacchi frontali. "E' scandaloso - accusa l'ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio - come i giovani di Forza Italia abbiano pericolosamente irriso gli studenti che, in modo civile, chiedono al ministro Moratti di ridiscutere scelte gravissime e di grande impatto sulla loro vita. Chi li sbeffeggia è irresponsabile e complice dei violenti. Solo accogliendo le pacifiche richieste dell'assemblea del `'Tasso'' si può respingere l'arroganza delle frange di destra, ma qualcuno, evidentemente, preferisce spingere la contestazione verso i vecchi metodi violenti". Insultare o snobbare chi per protesta sceglie lo sciopero della fame, secondo Pecoraro Scanio, significa "invitare a spaccare le vetrine o a lanciare i sassi per farsi ascoltare". L'Ulivo, aggiunge Francesco Rutelli, ha fatto progredire la scuola, "adesso invece il governo vuole bloccare tutto: occorre investire di più, non costringere i ragazzi a scegliere ad 11 anni, come vorrebbe la Moratti, cosa faranno da grandi né dare un buono-scuola che avvantaggi indistintamente i più ricchi". Gli studenti azzurri ribattono alle accuse del Centrosinistra: "Se c'è qualcuno che prende in giro gli studenti, sono solo ed esclusivamente quei parlamentari, verdi e comunisti, che, dimenticando il loro ruolo di responsabilità, hanno istigato i ragazzi a continuare con il loro digiuno".