La Stampa-lettere
Istituti tecnici misteriosamente ignorati. Prendo spunto dagli articoli sulla Stampa di ieri "La scuola nel banco degli asini" per fare alcune considerazioni. Se è vero che, gli studenti italiani, ...
Istituti tecnici misteriosamente ignorati. Prendo spunto dagli articoli sulla Stampa di ieri "La scuola nel banco degli asini" per fare alcune considerazioni. Se è vero che, gli studenti italiani, sono penultimi nella classifica mondiale e sono "un disastro in scienze e matematica", come mai gli "Stati Generali dell'Istruzione" non se ne sono accorti? Non dovrebbero essere rappresentativi della situazione della scuola Italiana? Per quanto riguarda la cultura scientifica ora siamo al 26° posto ma andrà sicuramente peggio, dal momento che, nella riforma, si parla solo più di licei e di scuole professionali. Da parecchi anni gli istituti tecnici industriali (gli unici ad avere competenze tecniche-industriali con alti livelli di specializzazione) sono volutamente e misteriosamente ignorati. Ovviamente vengono ignorate anche le situazioni di eccellenza come quella, finanziata dalla Fondazione Crt, che utilizza 18 istituti tecnici del Piemonte come capofila nelle attività di diffusione delle nuove tecnologie (www.dschola.it). La riforma precedente voleva gli istituti tecnici trasformati in licei, la riforma attuale li ignora e sembra volerli trasformare in istituti professionali. Mi chiedo, quindi, che fine faranno questi istituti così importanti, così numerosi e così ricchi di studenti e di tecnologia. Dove finiranno i corsi di studi in informatica/telecomunicazioni già oggi ridotti ai minimi termini? Siamo sicuri che le prossime generazioni potranno fare a meno di lavorare nelle nuove tecnologie? prof. Dario Zucchini ITI Ettore Majorana Grugliasco
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