La Stampa-lettere)Perché non aboliamo la matematica?
Perché non aboliamo la matematica? SIGNOR del Buono, leggo la lettera del sig. Winkler di Milano intitolata "Senza latino e senza matematica", e vorrei fare alcune osservazioni in merito. ...
Perché non aboliamo la matematica?
SIGNOR del Buono, leggo la lettera del sig. Winkler di Milano intitolata "Senza latino e senza matematica", e vorrei fare alcune osservazioni in merito. Il lettore milanese ricorre all'ironia per peggiorare la situazione della scuola italiana, ma io aggiungerei altre proposte, sempre "migliorative": perché abolire solo italiano e latino? Si potrebbero benissimo togliere altre materie, quali, per esempio, le lingue straniere che non siano l'inglese, o la geografia, o la storia, sostituendole, magari, con lo sport, il teatro ed il cinema, che adesso si praticano solo come attività pomeridiane complementari! Mi sembra più importante tutelare la salute dei ragazzi, facendo loro svolgere una sana attività fisica, piuttosto che pretendere che degli alunni, già stressati (ed affaticati) dalle ore scolastiche mattutine, passino il pomeriggio sui libri, svolgendo i compiti a casa! Tanti anni fa, credo cinque, Michele Serra, con tutta la squadra del settimanale Cuore, lanciò una raccolta di firme per alcuni referendum, e due riguardavano proprio la scuola: chiedevano l'abolizione del libro di testo e dell'insegnamento della matematica. L'opinione pubblica, con la sua mentalità ottusa e bigotta, parlò di referendum-beffa, ignorando l'ampio respiro europeo della proposta, ma sarebbe stato opportuno dare corso al rinnovamento scolastico proposto da Cuore. Era la riforma migliore. Perché pretendere che dei bambini e degli adolescenti imparino a ragionare, quando è più comodo farli studiare a memoria, ripetendo la lezione come tanti pappagalli? Annarosa Berselli, Bologna
GENTILE corrispondente, apprezzo la sua ironia: quale altra chiave di lettura o reazione ci sarebbe possibile di fronte a idee o proposte così dissennate, così enormi?
Oreste del Buono