La Stampa-lettere-Non cancellate gli orali

(
Non cancellate gli orali

Le modalità
dell'esame di stato Sono un'insegnante di Tedesco nella Scuola secondaria e vorrei complimentarmi Nico Orengo per aver espresso un parere negativo sull'intenzione del Ministro Moratti di togliere la prova orale dall'esame di Stato. Sono d'accordo con Orengo: i ragazzi vivono di immagini, di messaggini, di contenuti superficiali, conquistati da mezzi di comunicazione di massa che comunicano sempre di meno e sempre di piu' impongono. Spesso, a scuola, i miei colleghi insegnanti di Italiano o Filosofia devono ricorrere alle interrogazioni pomeridiane e alle simulazioni di colloquio d'esame per riuscire a far esporre agli allievi, in modo non frettoloso, argomenti importanti e verificare la capacità degli stessi di articolare un discorso. I famigerati programmi ministeriali, infatti, non sono scomparsi con l'avvento dell'autonomia scolastica, sono diventati semmai piu' invadenti e, direi, pretenziosi. Il tempo è sempre troppo poco tra svolgimento del programma minimo, aree di progetto, attività parascolastiche e integrative eccetera. Di fatto, le interrogazioni sono già quasi scomparse, a favore dei compiti scritti o dei quiz. Come insegnante e madre di tre figli in età scolare non dormo sonni tranquilli, sapendo che il Ministro dell'Istruzione non si cura della qualità di eventuali riforme, bensì solo dei risparmi che con tali riforme si otterrebbero. Inoltre, trovo molto triste che non si sia levata alcuna voce, nè dai sindacati nè dagli intellettuali del nostro Paese contro questa e altre infauste e confuse idee della signora Moratti, la quale peraltro ha raccolto la non facile eredità dei precedenti Ministri della Pubblica Istruzione. Quando si darà spazio a una persona competente, che abbia vissuto nella scuola e ne capisca i problemi e le esigenze? Stefania Cescon Campoformido (UD)