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La Stampa-Lettere-Che cosa dovrebbe insegnare la scuola

Che cosa dovrebbe insegnare la scuola Si fa in questi giorni un gran parlare di come e se le scuole riprenderanno regolarmente le lezioni a Settembre, rinnovando annose discussioni su riforme, con...

27/08/2002
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La Stampa

Che cosa dovrebbe insegnare la scuola

Si fa in questi giorni un gran parlare di come e se le scuole riprenderanno regolarmente le lezioni a Settembre, rinnovando annose discussioni su riforme, controriforme o graduatorie di insegnanti, supplenti e quant'altro. In realtà, a nostro modo di vedere, la scuola italiana soffre di un unico reale problema; non si tratta tanto di testi con più pagine o di programmi più "moderni", né di esami da abolire o di maestri da triplicare, quanto piuttosto di trasmettere quelle norme basilari di educazione civica elementare, materia sempre più "scavalcata", che permettano di vivere in un paese più civile, nel vero senso della parola. Qualche semplice esempio; quanti, soprattutto tra i giovani, cedono in autobus il posto ad un anziano o ad una donna in stato interessante? Quanti reputano l'ambiente, soprattutto la campagna, un luogo pubblico da rispettare e non una discarica a cielo aperto? Quanti evitano fastidiosi rumori notturni soprattutto in zone abitate? Quanti evitano di abbandonare bottiglie, quando non di peggio, nelle piazze, sulle strade o di fronte a qualche abitazione? Quanti comprendono i reali disagi dei portatori di handicap? Quanti comprendono che imbrattare cartelli stradali o muri con scritte becere è puro vandalismo? Oppure quanti, seguendo una moda demenziale di questi ultimi anni, riempiono muri e strade di plastificate "pubblicità" di feste matrimoniali? Tutto questo la scuola dovrebbe insegnarlo, forse prima e più a fondo di quanto in realtà non lo si faccia, escludendo naturalmente alcune lodevoli eccezioni di insegnanti che, forse mossi più da personale sensibiltà che da regole ministeriali o programmatiche, lo fanno sottovoce o isolatamente. La scuola italiana dovrebbe forse riflettere prima su questi elementari insegnamenti, piuttosto che perdersi in oscuri meandri dialettici, se poi alla fine quel che consegna alla società è una massa di studenti senza valori o punti di riferimento ideali. Lodovico Ellena Responsabile regionale Cultura Msft


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