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La Stampa: La notte bianca dei ricercatori italiani

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20/09/2010
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La Stampa

La notte bianca

dei ricercatori italiani

Sono precari ma geniali, e oltre a quello per il quale sono stati assunti (la ricerca) svolgono anche un lavoro non previsto ma essenziale per il funzionamento delle università, come l’insegnamento, spesso al posto degli indaffarati baroni. I ricercatori italiani, che in realtà svolgono anche il ruolo di colonne della didattica, sono in subbuglio e nell'occhio del ciclone e hanno deciso di darsi appuntamento la notte di venerdì 24 settembre in molte città d'Italia. La capitale della notte della ricerca sarà soprattutto Bologna, al centro del penultimatum del rettore contro i ricercatori, diventata simbolo di una lotta per la ricerca.

Saranno a migliaia. Dalle 15 a notte fonda si incontreranno fisicamente in molte università e sedi. Per esempio a Roma al Planetario (Light’10), con giochi e dimostrazioni, che vanno dai laboratori robotici alle biciclette all'idrogeno da provare; a Bologna e in altre sei città dell'Emilia (Cesena, Faenza, Ferrara, Modena, Ravenna, Reggio); e poi a Bolzano, a Trieste, a Venezia, a Genova, a Salerno, a Frascati e in Piemonte, coinvolgendo tutte le sedi universitarie, da Torino a Verbania, all'insegna di una ricerca, oltre che utile, anche divertente.

I partecipanti saranno migliaia, con una platea interattiva collegata attraverso diverse reti. Per esempio, il circuito maggiore è quello di AltraTv, che trasmetterà a reti unificate con le microwebtv e con le tv universitarie le principali manifestazioni (vedere al sito www.altratv.tv). Il collegamento della rete di AltraTv sarà basato in webcam su Skype da Bologna, Dipartimento di comunicazione.

Si calcola che in totale saranno oltre 200 le piattaforme collegate sinora. Ma vi sarà anche da parte dei grandi network la possibilità di collegarsi via satellite grazie a È Tv. Diretta on line anche sul circuito www.rita101.tv, nata il 22 aprile per celebrare i 101 anni di Rita Levi Montalcini, a cui parteciparono tra gli altri Current Tv e Ipazia. Ma non ci saranno soltanto le web e microtv a riprendere i volti dei ricercatori, che discuteranno dei loro problemi, ma anche avvicineranno la loro professione e le loro invenzioni al grande pubblico e ai bambini, ma vi saranno anche le voci, grazie ai collegamenti radiofonici. Il prologo alla notte della ricerca sarà proprio l’incontro delle le principali radio universitarie italiane.

La rete nella sua massima espressione potrà così dimostrare il superamento dell’unità di spazio e di luogo, rendendo simultaneo e ubiquo il racconto e la narrazione, su uno dei temi centrali non solo per le sorti dell'università, ma per il futuro dello sviluppo. I ricercatori presenti testimonieranno, in modo serio, scientifico ma anche divertente, che esistono ancora delle alternative, per quanto difficili, alla fuga dei migliori cervelli verso l’estero, restando e lottando nel nostro Paese. Le iniziative italiane, la cui mappatura completa è rintracciabile al sito www.nottedeiricercatori.it, rientrano in un programma di altre iniziative analoghe promosse dalla Commissione europea, che si svolgeranno in oltre 30 Paesi (http//:ec.europa.eu/research/researchersnight). \


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