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La Stampa it - Scuola, approvata la riforma: ecco che cosa cambia

Scuola, approvata la riforma: ecco che cosa cambia 1 febbraio 2002 ROMA. Bambini a scuola dell'infanzia prima dei tre anni e a scuola anche prima dei sei; accesso all' università anche per...

01/02/2002
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La Stampa

Scuola, approvata la riforma: ecco che cosa cambia

1 febbraio 2002

ROMA. Bambini a scuola dell'infanzia prima dei tre anni e a scuola anche prima dei sei; accesso all' università anche per chi segue corsi di formazione; possibilità per gli studenti di frequentare stage in aziende (alternanza scuola-lavoro), in enti pubblici e privati oltre che del non profit. Sono solo alcune delle novità introdotte dalla riforma della scuola approvata oggi dal consiglio dei ministri, con la quale si introduce anche l'esame di stato alla fine della terza media, oltre a quello già previsto alla conclusione dei cinque anni di liceo o di scuola di formazione e istruzione professionale. La riforma Moratti conferma in cinque anni la durata dei licei; la valutazione del profitto degli studenti si farà ogni ogni due anni; ci sarà inoltre il tirocinio obbligatorio e la formazione in servizio per i docenti; nascono il liceo economico e il liceo musicale.

Il progetto prevede poi che fin dai 6 anni i bambini comincino lo studio di una lingua straniera, e a 11 anni di una seconda lingua. Potenziate anche le tecnologie informatiche. Secondo una nota diffusa dal ministero dell'istruzione, il provvedimento varato oggi si ispira alla "libertà di scelta educativa della famiglia, alla formazione spirituale e morale, allo sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale, nazionale e alla civiltà europea". Questi, in sintesi, i contenuti della riforma secondo quanto segnala il ministero.

- È stato innalzato ad almeno 12 anni complessivi il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione.

- L'articolazione degli studi e della formazione sarà: scuola dell'infanzia, primo ciclo (scuola primaria di 5 anni e scuola secondaria di primo grado di 3 anni) con esame di stato alla fine del ciclo; secondo ciclo (sistema dei licei ed il sistema dell'istruzione e della formazione professionale) ed esame di stato.

- Al compimento dei 15 anni, all'apprendistato si aggiunge la possibilità di stage in realtà sociali, culturali e del mondo produttivo (alternanza scuola-lavoro), sotto la responsabilità delle istituzioni scolastiche e formative, in enti pubblici e privati, non profit e imprese.

- Per tutto il percorso di istruzione e formazione, il passaggio tra il sistema dei licei e quello della formazione professionale sarà sempre aperto e assistito dalle istituzioni scolastiche.

- Il liceo sarà sempre di cinque anni. Sono confermati i percorsi tradizionali: classico, scientifico, artistico. Nascono nuovi licei: economico, tecnologico, musicale, linguistico, delle scienze umane.

- È garantito l'accesso all'università anche per chi effettua corsi professionali di durata almeno quadriennale, con un ulteriore anno di studio e l'esame di stato.

- Sono stati previsti profili educativi, culturali e professionali della formazione valevoli su tutto il territorio nazionale se rispondenti ai livelli essenziali di prestazione definiti dallo stato.

- I piani di studio dovranno avere un nucleo fondamentale ed omogeneo su base nazionale, dovrà rispecchiare la cultura, le tradizioni e l'identità nazionale; è prevista una quota riservata alle regioni relativa agli aspetti di loro interesse specifico.

- È confermata la valutazione periodica e annuale effettuata dai docenti; è introdotta ogni due anni la valutazione del profitto: si è promossi o respinti ogni due anni.

- Ogni due anni, l'Istituto nazionale di valutazione misurerà, con verifiche nazionali, la qualità complessiva dell'offerta formativa e dei livelli di apprendimenti per monitorare il livello culturale degli studenti.

- La formazione iniziale universitaria sarà uguale per gli insegnanti di tutti gli ordini di scuole con lauree specialistiche e sarà obbligatorio il tirocinio.

- È prevista la formazione in servizio dei docenti con crediti universitari. Entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge, il ministro predisporrà un piano programmatico di interventi finanziari, che sarà sottoposto all'approvazione del Consiglio dei ministri, con l'obiettivo di sostenere, fra l'altro, l' istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema scolastico, la valorizzazione professionale del personale docente, la riforma degli ordinamenti e degli interventi connessi con la loro attuazione e con lo sviluppo dell' autonomia, il rimborso spese di autoaggiornamento dei docenti, gli interventi di adeguamento delle strutture di edilizia scolastica, le iniziative di formazione iniziale e continua del personale.


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