La Stampa it: Critica della Cgil: "Con la Finanziaria tre milioni e mezzo di poveri in più"
Secondo il sindacato sarà penalizzato il potere d'acquisto dei dipendenti pubblici
ROMA
Il Governo «sta programmando la perdita del potere di acquisto di 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici». Ad affermarlo è il coordinatore del dipartimento settori pubblici della Cgil, Michele Gentile, in merito alla vicenda del rinnovo del contratti pubblici.
Quanto previsto nel decreto 112, osserva Gentile, «e probabilmente confermato nella legge Finanziaria, rappresenterebbe solo quanto necessario per coprire l'inflazione programmata, 1,7% per il 2008 e 1,5% per il 2009, quando allo stesso tempo il Governo certifica che a fine 2008 l`inflazione sarà pari al 3,4%».
Questo significa, spiega Gentile, «che si sta programmando la perdita di potere d`acquisto delle retribuzioni di 3,5 milioni di dipendenti pubblici». Inoltre, aggiunge, «quanto ai 200 milioni di euro di cui parla il ministro Brunetta forse occorre ricordare allo stesso ministro, e al Governo, che quelle risorse per legge e per le dichiarazioni dell`esecutivo sono destinate alla sola riduzione parziale dei tagli alla sicurezza introdotti con il decreto 112: non si possono vendere due volte le stesse risorse». Per tutto questo, conclude Gentile, «rimane in piedi il giudizio negativo e la mobilitazione a partire da settembre».