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La Stampa-In piazza contro la Moratti, ma non solo

LA GIORNATA MONDIALE DELLA MOBILITAZIONE STUDENTESCA In piazza contro la Moratti, ma non solo Cortei in Italia e in Europa: no alla privatizzazione della scuola Raffaello Masci ROMA...

18/11/2004
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La Stampa

LA GIORNATA MONDIALE DELLA MOBILITAZIONE STUDENTESCA

In piazza contro la Moratti, ma non solo

Cortei in Italia e in Europa: no alla privatizzazione della scuola

Raffaello Masci
ROMA
Dopo la giornata di protesta degli insegnanti di lunedì scorso, ieri sono scesi in piazza gli studenti, non con una manifestazione nazionale ma con 80 cortei in altrettante città. 300 mila in totale i partecipanti, secondo l'Unione degli studenti e quella degli Universitari (sigle vicine alla sinistra) promotori della giornata. Interessante è che la manifestazione di maggiore impatto numerico (50 mila partecipanti secondo gli organizzatori) sia stata quella di Napoli, dove alle tematiche scolastiche i ragazzi hanno associato la rivolta contro la malavita e il degrado civile della città.
Inedito, inoltre, il fatto che gli studenti scesi in piazza hanno sì contestato l'impianto generale della riforma Moratti (come annunciato già nella manifestazione degli insegnanti di lunedì a cui hanno aderito), ma inserendolo all'interno del più ecumenico contesto della "International student day of action", cioè della giornata mondiale della mobilitazione studentesca, che si è svolta parallelamente in altre 11 capitali europee, in India e in Sud America, per sostenere le istanze del Social Forum di Bombay del gennaio scorso.
"Siamo scesi in piazza nella giornata di mobilitazione studentesca mondiale indetta al Social Forum di Bombay per chiedere diritto all'istruzione per tutti nel mondo - è scritto nel comunicato degli organizzatori - e per dire che non possiamo accettare l'idea che l'istruzione pubblica venga privatizzata, diventi una merce come vorrebbero la Banca Mondiale, il Wto e il ministro Moratti che finanzia così bene le scuole private".
Poi ogni paese ha associato a questa "piattaforma" complessiva, delle proprie specifiche rivendicazioni. E qui - com'era prevedibile - il ministro Moratti ha avuto il suo bel pacchetto di contestazioni: "Non possiamo accettare le dichiarazione del ministro Moratti - dice ancora il comunicato Uds e Udu - che rimette in discussione la democrazie nelle scuole, chiedendo una revisione dei decreti delegati. Noi invece vogliamo maggiori spazi di partecipazione alla vita democratica per gli studenti nelle scuole e nelle università". E quindi ecco le istanze ultimative: "Chiediamo l'abrogazione delle riforme Moratti, della scuola e dell'università. Vogliamo più investimenti in finanziaria per la scuola e l'università pubbliche, per il diritto allo studio, per l'edilizia scolastica, per ridurre i costi dell'accesso alla cultura, magari facendo come Zapatero in Spagna, che ha abbattuto i costi dell'Iva sui prodotti culturali".
La manifestazione degli studenti poteva vantare, già dal giorno precedente una nutrita lista di adesioni: da Fausto Bertinotti (prc) a Fiorello Cortiana (verdi) a Chiara Acciarini, Giovanna Grignaffini e Cesare Salvi (tutti ds). Nella giornata di ieri, inoltre, sono arrivati sia il sostegno di leader sindacali, come Guglielmo Epifani ed Enrico Panini della cgil, sia l'apporto carismatico del sindaco di Bologna Sergio Cofferati. Su tutti si è abbattuta l'ironia della vicepresidente dei deputati di Fi, Isabella Bertolini, secondo la quale i leader della sinistra hanno "strumentalizzato una massa di utili idioti da mandare in piazza". Peraltro, secondo la maggioranza, dicendo falsità contro la riforma Moratti: "Va in scena per l'ennesima volta la sagra della disinformazione - ha lamentato il responsabile scuola di An, Giuseppe Valditara - Che noia questa sinistra che protesta in piazza contro la riforma Moratti che ci mette invece al passo con l'Europa".
Singolare è stata la protesta dei Giovani popolari-Udeur: "Contro una riforma che ci vuole far studiare di meno, studiamo di più - ha dichiarato il leader Simone Paini - Diventiamo pure tutti secchioni. Contrastiamo così la logica-Moratti".


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