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La Stampa-Imprese e sindacati bocciano la Finanziaria

PREOCCUPAZIONI PER L'IMPATTO SULL'ECONOMIA DEL PAESE Imprese e sindacati bocciano la Finanziaria Al centro delle polemiche i tagli alle spese e l'aumento delle entrate Roberto Giova...

01/10/2004
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La Stampa

PREOCCUPAZIONI PER L'IMPATTO SULL'ECONOMIA DEL PAESE

Imprese e sindacati bocciano la Finanziaria

Al centro delle polemiche i tagli alle spese e l'aumento delle entrate

Roberto Giovannini
ROMA
Un fuoco di fila di critiche accoglie la Finanziaria 2005. Nonostante il metodo "dialogante" del ministro dell'Economia Siniscalco (ieri volato con Alitalia a Washington per l'assemblea del Fmi), il menu della manovra da 24 miliardi mette d'accordo praticamente tutti: sindacati, imprenditori, commercianti e artigiani, Comuni e Regioni. "Colpa" dei tagli alla spesa e agli investimenti inevitabili per reperire 9,5 miliardi, del giro di vite fiscale a carico del lavoro autonomo, delle misure che riguardano la casa, il pubblico impiego e i fumatori, e della stretta per gli Enti locali, che li costringerà - alla vigilia delle elezioni amministrative! - a tagliare la spesa, forse i servizi, o a caricare i contribuenti di tasse "federali". Molti interessi toccati da una correzione di finanza pubblica che comunque "pesa" quasi 50.000 miliardi delle vecchie lire, molte preoccupazioni per l'impatto sull'economia del paese (soprattutto nel Mezzogiorno).
Durissima la valutazione della Cgil. Per il segretario generale Guglielmo Epifani, è una manovra "negativa", "una vera stangata", con tagli che si tramuteranno in un aumento della pressione fiscale a livello locale. La Cgil vuole andare alla mobilitazione dopo aver costruito "una comune valutazione e un comune percorso di iniziative" con Cisl e Uil. Cosa che non sarà facilissima. Savino Pezzotta (Cisl) prende tempo: prima vediamo il testo, ma aggiunge che "si possono decidere o meno iniziative di lotta", visto che la manovra "può avere effetti di freno sulla nostra economia". Luigi Angeletti (Uil) accusa: "Non c'è traccia di scelte che salvaguardino i redditi dei lavoratori dipendenti, e per gli investimenti siamo solo alle promesse". Il viceministro dell'Economia Gianfranco Miccichè ricorda i "numeri" degli investimenti nel Sud, ma per gli industriali del Consiglio Mezzogiorno di Confindustria, la Finanziaria "penalizza le imprese meridionali", e c'è grande timore sul versante degli incentivi al Sud, che peraltro verranno rivisti. Per gli industriali meridionali di Confindustria la "regola del 2%" potrà avere conseguenze sulla legge 488 e sulla realizzazione delle opere.
Furibondi sono i rappresentanti del mondo del lavoro autonomo. Gli artigiani della Cna "non accetteranno l'aumento della pressione fiscale", che peraltro porterà un aumento dell'inflazione. Tra i commercianti, Confcommercio protesta denunciando "un sostanziale inasprimento della pressione fiscale sulle piccole e medie imprese e sul lavoro autonomo", mentre Confesercenti parla della "solita musica". Secondo Confartigianato "le modifiche previste rischiano di minare alla base il patto tra l'amministrazione ed i contribuenti".
Cupe sono le previsioni dei rappresentanti dei Comuni, che paventano un blocco generale degli investimenti, a cominciare da quelli più importanti. Per l'Anci, nonostante le promesse saranno inserite nel patto di stabilità interno anche le somme spese per le opere incluse nella Legge Obiettivo o per le opere cofinanziate con i Fondi strutturali Ue per il Mezzogiorno. Una mossa che comporterà "un generale blocco degli investimenti e dell'ammodernamento delle città". "Il governo parla di ridurre la pressione fiscale, ma l'idea è di costruire consenso scaricando sugli altri l'obbligo di far quadrare i conti. Questo non è federalismo fiscale", commenta il sindaco di Bologna Sergio Cofferati.
Caldo è anche il fronte della casa. Nonostante le smentite del Tesoro, per i proprietari immobiliari di Confedilizia "l'aggravio sulla casa c'è" e questo non potrà che ripercuotersi sugli affitti con un rischio di aumento dei canoni. Per il Sunia, sindacato degli inquilini, il costo della casa è destinato a "nuovi, insopportabili aumenti". L'Apu (associazione proprietari e utenti) afferma che sulla casa è in arrivo "una vera e propria stangata" e analoga posizione esprime l'associazione piccoli proprietari (Appc). E persino l'Ania esprime dubbi per la polizza anticalamità per la quale non è chiaro in quali forme sia previsto l'intervento dello Stato. Protestano anche i tabaccai: non condividono né l'aumento delle sigarette di 15-20 centesimi (più un prezzo minimo per i pacchetti), né le nuove norme sulle giocate di Lotto e Superenalotto, e minacciano iniziative di protesta.
Evidentemente diverso il commento del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, che sottolinea l'ulteriore finanziamento di 143 milioni per università e ricerca. Gli esperti del Fondo Monetario internazionale definiscono "sostanziale" la manovra, ma si dovrà verificare "se queste misure sono sufficienti per raggiungere l'obiettivo dei tagli delle tasse". Il leader di Rifondazione Fausto Bertinotti parla di "declino drammatico" per il paese; il diessino Pierluigi Bersani denuncia i "collegati che servono per creare false aspettative", mentre Roberto Pinza (Margherita) definisce la manovra "uno sconclusionato e pericoloso bricolage". Sul versante opposto Renato Brunetta, consigliere economico di Berlusconi: il "collegato" che prevederà il taglio delle tasse verrà finanziato tagliando gli incentivi dati a fondo perduto alle imprese.


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