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La Stampa - Il balletto dei supplenti penalizza i disabili

LA SOSTITUZIONE DEGLI INSEGNANTI COLPISCE SOPRATTUTTO GLI STUDENTI CHE SONO GIA' PIU' DEBOLI Il balletto dei supplenti penalizza i disabili Nel "balletto" dei supplenti che per il se...

18/01/2002
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La Stampa

LA SOSTITUZIONE DEGLI INSEGNANTI COLPISCE SOPRATTUTTO GLI STUDENTI CHE SONO GIA' PIU' DEBOLI
Il balletto dei supplenti penalizza i disabili

Nel "balletto" dei supplenti che per il secondo anno di fila sconvolge le scuole a metà o quasi del cammino didattico - alle elementari, in molti casi ruotano 3-4 insegnanti per istituto - c'è una categoria di allievi più colpita. E' la più debole, quella dei bambini e ragazzi con handicap, che meriterebbero invece un'attenzione straordinaria. Per loro, vedere sparire la persona di riferimento nella scuola è un trauma. Ma l'8 gennaio le nuove graduatorie permanenti sono state pubblicate e il turn-over è incominciato. E ancora una volta il diritto al lavoro di alcuni si scontra con il diritto ad una vita decente di altri. Una storia vale per tutte le altre. Per esempio, quella che racconta Simona Martinasso, madre di un bambino di 7 anni, iscritto alla prima nella scuola elementare di Rubiana, con ritardo mentale dovuto ad una sofferenza al momento del parto. "Mio figlio è sveglio, sa fare alcune cose, ma ha bisogno di essere molto seguito. Sapevamo che la maestra arrivata ai primi di ottobre era una supplente, ma speravamo che la lasciassero fino alla fine dell'anno. Si era instaurato un buon clima. Il bambino, che sa dire poche parole, la chiamava "mamma"". L'altro giorno, la maestra è stata chiamata in direzione a metà mattina. E il bimbo ha capito che stava accadendo qualcosa di anomalo. "Le altre maestre mi hanno raccontato che si è messo a urlare, a piangere. E' un bambino sensibile, questo cambiamento non ci voleva. Ieri è arrivato a casa con il profumo della maestra addosso. L'avrà coccolato, avrà cercato di consolarlo. All'uscita ha detto a mio marito che non c'era niente da fare, che sarebbe arrivata un'altra insegnante. E' un peccato, lo portava in piscina, entrava con lui in acqua, lo accompagnava a musicoterapia...". Simona Martinasso anche alla materna non ha mai potuto vedere accanto a suo figlio la stessa maestra per due anni.
Alla "Salgari" di Torino, Maria Assunta Lizzi, insegnante di sostegno di ruolo descrive situazioni simili. "Da noi sono cambiate tre insegnanti e alla "Anna Frank" mi risulta la stessa cosa. Ieri un bambino è andato in crisi, non ha più visto la sua maestra ed è scappato. Meno male che avevano annunciato che sull'handicap ci sarebbe stata un'attenzione speciale...".
Nella scuola elementare di Leinì su 7 docenti di sostegno, 3 sono stati sostituiti. "Proprio poco prima delle valutazioni - osserva la dirigente Carla Truccano - è un grande disagio. Ma il vero problema, molto grave, è la mancanza di specializzazione: non ce l'avevano quelli che se ne vanno e ne sono privi quelli che arrivano ora. Certo, si supplisce con la buona a volontà, ma è ovvio che le famiglie si lamentino: l'insegnante di sostegno ha un ruolo davvero delicato". Enzo Pappalettera, segretario regionale Cisl Scuola: "Già in settembre avevamo detto che la nuova gestione Moratti non avrebbe eliminato il "balletto". Lo avevamo previsto e abbiamo cercato di ridurne gli effetti: sulle classi di concorso è andata abbastanza bene, la settimana intercorsa tra l'8 gennaio e la presa di servizio ha consentito di fare verifiche e confermare una grande quantità di persone. Non è andata altrettanto bene sul sostegno perchè il numero dei posti disponibili per le supplenze era molto, molto elevato. Noi abbiamo chiesto di confermare le nomine di settembre/ottobre, ma il governo non ha adottato il provvedimento necessario. Lo scorso anno, invece, seppure in ritardo per Torino, era stato emanato. Non è stata dimostrata sensibilità e non si sono mantenuti gli impegni presi".


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