La Stampa-I danni della riforma saranno incalcolabili"
I danni della riforma saranno incalcolabili" Una lunghissima catena di e-mail contro il decreto Moratti sull'Università è arrivata alla nostra redazione. Un lungo documento che sintetizza la p...
I danni della riforma saranno incalcolabili"
Una lunghissima catena di e-mail contro il decreto Moratti sull'Università è arrivata alla nostra redazione. Un lungo documento che sintetizza la protesta che da diversi mesi impegna una quarantina di atenei italiani. Ve lo proponiamo, seguito da alcune firme delle centinaia di ricercatori che stanno partecipando alla protesta.
Il nostro Governo, a fronte di continue dichiarazioni su "innovazione e ricerca come necessarie ed improcrastinabili soluzioni al problema della competitività tecnologica del nostro paese"- dichiarazioni peraltro di sovente amplificate dai mass-media - si fa in realtà portatore di progetti che invece vanno a detrimento delle Università pubbliche. Da diversi mesi più di 40 atenei italiani sono in rivolta contro il DDL Moratti sul riordino dell'università. La protesta coinvolge docenti, ricercatori, assegnisti e, in misura sempre crescente, anche gli studenti.
Sono decine, forse centinaia, i documenti ufficiali di condanna senza appello del DDL votati da dipartimenti, corsi di laurea, facoltà, senati accademici ed altri organi istituzionali.
La protesta ha determinato gravi disagi alla didattica in molte situazioni sino ad arrivare, in casi estremi, al blocco dell'anno accademico.
Tutto questo è ben documentato sul sito https://protesta.di.uniroma1.it
Il mondo universitario ritiene il DDL Moratti un pericolo gravissimo per il paese. Se approvato, esso danneggerà ulteriormente e in modo forse irrimediabile una istituzione cardine della società. Che l'università abbia bisogno urgente di una riforma non c'e dubbio, ma non certo di questo tipo!
Docenti, ricercatori e studenti sono scesi ripetutamente in piazza travestiti da panda per tenere seminari itineranti, lavare vetri ai semafori, fare volantinaggio e per tante altre iniziative. Questo è stato fatto per ovviare al disinteresse fin qui mostrato dagli organi di informazione.
Seguendo una prassi purtroppo consolidata, mentre ai politici vengono continuamente dati grandi spazi per parlare di cose che spesso non conoscono (è sicuramente il caso dell'università e della ricerca), le opinioni di persone con completa cognizione di causa sono relegate a battute estemporanee catturate in fretta nel corso di una manifestazione di piazza. Non è certo così che si fa informazione corretta e intelligente.
Nei prossimi giorni sono previste decine di nuove manifestazioni in tutta Italia fatte allo scopo di informare la gente sul pericolo grave che il paese sta correndo.
Informate la cittadinanza in modo corretto, fate parlare di più la societa' civile!
Michele Monaci, Valentina Pallottini, Luisa Conforto, Claudio Silvestri, Saverio Caminiti, Marta Gagliardi, Giuliana Giribaldi, Giovanni Andreozzi, Luisa Conforto, Andrea Candini, Massimo Marraffa, Angelo Ibba, Rossella Solmi, Giuseppe Moretti, Alberto Mezzetti