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Graduatorie, il ministero ricorre in appello di Antimo Di Geronimo L'amministrazione scolastica non darà esecuzione alla sentenza del Tar del Lazio Il Ministero dell'istruzione ha deciso, in...
Graduatorie, il ministero ricorre in appello
di Antimo Di Geronimo
L'amministrazione scolastica non darà esecuzione alla sentenza del Tar del Lazio Il Ministero dell'istruzione ha deciso, infatti, di impugnare la decisione del Tar davanti al Consiglio di Stato e, nel frattempo, di evitare di dare ottemperanza alla sentenza.
Ciò vuol dire che le lezioni inizieranno con i docenti assunti scorrendo le graduatorie sbagliate e poi si vedrà. Resta il fatto, però, che la partita dei precari contro il governo difficilmente subirà una battuta d'arresto.
E' probabile, infatti, che i precari scavalcati nelle graduatorie, per effetto della mancata esecuzione della sentenza del Tar Lazio, si risolveranno ad impugnare le graduatorie, provincia per provincia. Mentre è altrettanto prevedibile che i ricorrenti, che hanno avuto ragione davanti al Tar del Lazio, decideranno di intentare il cosiddetto giudizio di ottemperanza: un procedimento giudiziale che serve ad ottenere l'esecuzione forzata della sentenza rimasta inattuata. Si tratta, peraltro, di azioni che hanno molte probabilità di riuscita. Specie se si pensa che "Le sentenze dei tribunali amministrativi regionali sono esecutive" e "il ricorso in appello al Consiglio di Stato non sospende l'esecuzione della sentenza impugnata (art.33, legge 1034/71)". Insomma si annuncia un inizio d'anno tutt'altro che facile.
E alla mancata soluzione del problema dei precari si aggiungono anche le difficoltà relative all'avvio della sperimentazione della riforma e il tiro alla fune sulle sulle retribuzioni dei docenti. I sindacati della scuola, infatti, hanno minacciato un autunno caldo se non sarà attivato, a breve, il tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto, ormai, dal 31 dicembre scorso.
28 agosto 2002