La Stampa-Finanziaria, esuberi e precari
Finanziaria, esuberi e precari di Antimo Di Geronimo Giro di vite sulla composizione delle cattedre e incarichi di supplenza in bilico. La Finanziaria di quest'anno prevede, infatti, il riempi...
Finanziaria, esuberi e precari
di Antimo Di Geronimo
Giro di vite sulla composizione delle cattedre e incarichi di supplenza in bilico. La Finanziaria di quest'anno prevede, infatti, il riempimento di tutte le cattedre a 18 ore e la cancellazione delle ore a disposizione. Si riducono, dunque, gli spazi per gli incarichi a tempo determinato, che ogni anno vengono assegnati ai docenti precari. E su questo fronte il tasso di incertezza aumenta anche per un altro motivo: il Consiglio di Stato, infatti, con una sentenza depositata il 30 dicembre scorso, ha dato torto al Ministero dell'Istruzione sui criteri di compilazione delle graduatorie permanenti, che risulterebbero redatte sulla base di presupposti giuridici errati. Insomma, tutto da rifare. Incarichi compresi. Sempre che il governo non decida di intervenire con un decreto-legge, come è già successo in passato.
La Finanziaria e la scuola
La legge finanziaria è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.305 del 31 dicembre scorso.
L'articolo 35 è la norma che riguarda la scuola. Il dispositivo prevede, tra l'altro, il riempimento a 18 ore di tutte le cattedre delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Dal prossimo anno, dunque, non esisteranno più le cosiddette ore a disposizione, che venivano destinate alle sostituzioni dei docenti temporaneamente assenti e alle attività di recupero.
Il riempimento delle cattedre sarà effettuato utilizzando gli spezzoni con i quali vengono messe insieme le cattedre su più sedi (cattedre orario esterne). E ciò dovrebbe comportare la cancellazione di circa 30mila posti di lavoro. E' prevista, inoltre, una riduzione del 6% del numero dei bidelli e l'affidamento dei servizi di pulizia ad imprese private. Più rigide anche le norme per l'assegnazione dei docenti di sostegno agli alunni portatori di handicap. Dal prossimo anno, infatti, l'individuazione dell'alunno come soggetto portatore di handicap avverrà "sulla base di accertamenti collegiali, con modalità e criteri definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da emanare, d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, su proposta dei Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e della salute, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore" della legge finanziaria (comma 7).
Per i collocati fuori ruolo è previsto, inoltre, l'assorbimento nelle nuove mansioni o, in alternativa, trascorsi 5 anni, il licenziamento.
Graduatorie in bilico
E mentre si riducono gli spazi da destinare ai docenti precari per la prossima tornata di assunzioni a tempo determinato, anche i supplenti, che hanno già ottenuto l'incarico da diversi mesi, vedono minacciata la stabilità dei loro incarichi.
Il Consiglio di Stato, infatti, con una sentenza depositata il 30 dicembre scorso, ha confermato l'illegittimità di una circolare che consentiva ai titolari dei diplomi di specializzazione all'insegnamento, di cumulare i 30 punti del diploma con quelli derivanti dai servizi non esattamente coincidenti con la frequenza ai corsi universitari.
Secondo i giudici di secondo grado, infatti, il biennio relativo ai corsi delle scuole di specializzazione all'insegnamento secondario, le cosiddette Ssis, deve intendersi comprensivo di tutti i giorni dell'anno. E dunque, non è possibile far valere i servizi che sono stati prestati nei 2 anni di frequenza, anche se quest'ultima non coincide esattamente con l'intero biennio.
In buona sostanza, dunque, le graduatorie andrebbero rifatte e gli incarichi riassegnati.
Un'eventualità che potrebbe essere evitata solo ricorrendo ad un decreto-legge. Ipotesi, peraltro, assai probabile, se si considera che l'anno scolastico, ormai, è in fase avanzata.