La Stampa-Ecco come sabotare la Moratti
DAI SINDACATI BOZZE DI DELIBERA CHE LE SCUOLE POSSONO ADOTTARE PER OSTACOLARE LA RIFORMA "Ecco come sabotare la Moratti" Una giornata di contestazione alla riforma della scuola, ieri, con...
DAI SINDACATI BOZZE DI DELIBERA CHE LE SCUOLE POSSONO ADOTTARE PER OSTACOLARE LA RIFORMA
"Ecco come sabotare la Moratti"
Una giornata di contestazione alla riforma della scuola, ieri, con due affollate manifestazioni: la prima sindacale, nel pomeriggio, e la seconda di informazione e dibattito, la sera, al Teatro Nuovo, promossa dal Manifesto dei 500, presente un migliaio di insegnanti e genitori.
Al palazzetto "Aldo Moro" le rsu della scuola si sono riunite per l'assemblea indetta da Cgil, Cisl e Uil Scuola in vista dello sciopero generale del 26 marzo in cui l'istruzione sarà un tema centrale. Giovedì alle 21, al Convitto Umberto I di via Bligny 1 bis, i sindacati incontreranno i rappresentanti dei consigli di circolo e d'istituto. Gli interventi hanno toccato, in particolare, l'entrata in scena del tutor (18 ore di insegnamento e responsabilità ad ampio raggio) e l'organizzazione del tempo scuola con le discipline opzionali. "Le scuole, con l'attuale legislazione sull'autonomia, possono decidere che tipo di offerta formativa realizzare stando nelle regole", ha spiegato Chiara Profumo, Cgil. "Sono i consigli di circolo e d'istituto a dover dare precise indicazioni per il piano dell'offerta formativa, a valutare se deve prevalere la logica del "supermercato"". In teoria, le scuole dovrebbero accontentare la singola famiglia, ma dall'altra parte la circolare appena emanata dice che non ci sono risorse disponibili. Rispetto al tutor, per Cgil, Cisl e Uil "è il contratto a dire che questa sorta di "maternage" non è prevista nella funzione docente e quindi non si applicherà per il 2004-5". Per Andrea Colombo, Cisl, "lo sciopero del 26 sarà la prova del nove per sapere chi sta con la Moratti e chi no: le nostre ragioni, contro le bugie del governo. Ora vogliamo che la verità sul cambiamento arrivi, in maniera seria, alle famiglie". I sindacati hanno predisposto bozze di delibera che le scuole possono adottare per la conferma del Pof, dei libri di testo, il rifiuto dell'organizzazione con il tutor.
La manifestazione del Teatro Nuovo si è conclusa con la richiesta di ritiro del primo decreto e l'abrogazione della legge Moratti. "Chiediamo ai sindacati uno sciopero della scuola unitario nel caso in cui - ha detto Lorenzo Varaldo, coordinatore nazionale del Manifesto dei 500 - quello del 26 non dovesse bastare a realizzare gli obiettivi". \