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La STampa-Cuneo-La scure implacabile del ministro Moratti sulla scuola ha fatto un'altra vittima: l'educazione fisica.

19 Febbraio 2005 La scure implacabile del ministro Moratti sulla scuola ha fatto un'altra vittima: l'educazione fisica. Nello schema presentato di riforma delle superiori, le ore di educazione fis...

19/02/2005
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La Stampa

19 Febbraio 2005
La scure implacabile del ministro Moratti sulla scuola ha fatto un'altra vittima: l'educazione fisica. Nello schema presentato di riforma delle superiori, le ore di educazione fisica per gli alunni tra i 14 e i 19 vengono ridotte dalle misere e insufficienti due ore, addirittura ad una sola ora obbligatoria. Il resto della educazione fisica e sportiva gli alunni "potranno" svolgerlo nel complicato e iniquo sistema delle ore "obbligatorie facoltative" in cui dovranno scegliere tra tante opzioni. Questa nuova proposta di riforma è in linea con una tendenza del ministro Moratti e di tutto il Governo, che al di là delle parole, sta marginalizzando sempre di più l'educazione motoria e sportiva nella scuola.
Per noi, invece, un dato imprescindibile affermare un nuovo modello sportivo per i giovani: non può non tenere conto della naturale evoluzione della società e quindi degli stili di vita, non può prescindere da un profondo ripensamento del rapporto che i giovani hanno con il proprio corpo e con l'esperienza motoria come esperienza di conoscenza, di relazione, di socializzazione. Per fare ciò è necessario rilanciare il ruolo dell'educazione motoria e sportiva nella scuola.
Una corretta cultura sportiva è purtroppo ciò che manca nel nostro Paese, e le conseguenze di questa mancanza sono sotto gli occhi di tutti: l'avviamento precoce dei giovani all'agonismo, che si porta dietro la necessità della vittoria a tutti i costi, e la caduta fin troppo facile nei fenomeni di doping, molto diffusi tra i ragazzi. L'obesità e anoressia come conseguenza della mancanza di movimento e di rapporto con il proprio corpo. I fenomeni di violenza e di bullismo. La mancanza di socialità, di cooperazione tra i giovani.
La costruzione di una cultura sportiva non può che passare attraverso la scuola. Per queste ragioni e perché crediamo che l'educazione motoria e sportiva sia un diritto di tutti gli alunni e le alunne a tutte le età, chiediamo al ministro Moratti di ritirare la proposta e di ascoltare le ragioni di tutte quelle migliaia di insegnanti di educazione fisica e di tutto il mondo sportivo che unanimemente e con forza le chiede di recedere da questa decisione.

DEMOCRATICI DI SINISTRA, Cuneo


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