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La Stampa-Contratti pubblici, scontro sindacati-Mazzella

LA CISL: "CONTI TAROCCATI". IL MINISTRO: NON FACCIO DEMAGOGIA, MA DICO NO A ELARGIZIONI A PIOGGIA Contratti pubblici, scontro sindacati-Mazzella ROMA È scontro tra i sindacati e il mini...

13/06/2004
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La Stampa

LA CISL: "CONTI TAROCCATI". IL MINISTRO: NON FACCIO DEMAGOGIA, MA DICO NO A ELARGIZIONI A PIOGGIA

Contratti pubblici, scontro sindacati-Mazzella

ROMA
È scontro tra i sindacati e il ministro della Funzione Pubblica, Luigi Mazzella, sui rinnovi contrattuali nel pubblico impiego. I rappresentanti dei lavoratori hanno accusato il governo di manipolare i conti e di annunciare l'apertura di un nuovo confronto prima dell'estate per ragioni elettorali. Accuse respinte con forza da Mazzella che ha invitato Cgil, Cisl e Uil a dimostrare l'esattezza dei propri calcoli al tavolo e ha avvertito che non ci saranno elargizioni "a pioggia" sulla produttività.
"Io non faccio alcuna propaganda elettorale, che oltretutto non mi compete perchè sono un ministro tecnico", ha affermato Mazzella, il quale ha aggiunto: "Io non tarocco niente...Dove è scritto che i nostri conti sono un inganno e quelli del sindacato una verità evangelica?". Secondo Mazzella, le accuse dei sindacati sono "gravi" e non possono essere avanzate "a fronte di una apertura: la volontà, cioè, di aprire un confronto per verificare l'esattezza dei conti degli uni e degli altri". Se per i sindacati nei conti sono state incluse voci che non dovrebbero rientrarvi, ha detto, "lo dimostrino".
Le risorse per rinnovo del biennio economico 2004-2005, dunque, continuano a dividere le parti. I sindacati chiedono un aumento dell'8% (che comprende anche la differenza tra inflazione reale e programmata registrata nel biennio 2002-2003) contro il 3,6% previsto dal governo. L'Esecutivo insiste nel sottolineare che le retribuzioni di fatto sono cresciute nel periodo 1999-2003 del 17% a fronte di un'inflazione effettiva del 12%. Ma - per i sindacati - in questi calcoli sono incluse anche voci che non dovrebbero rientrare nella spesa per gli aumenti contrattuali. Da qui la decisione presa nella riunione del 3 giugno a palazzo Chigi di aprire dei tavoli tecnici per verificare l'esattezza dei conti.
Per il segretario generale della Fps-Cisl, Rino Tarelli, il governo "tarocca i conti". In particolare, secondo il sindacalista, "si includono i costi per la riforma della scuola, gli aumenti dei dipendenti non contrattualizzati o per mantenere le missioni militari all'estero: questo è in inganno che non si può più tollerare. Mazzella ha affermato che avrebbe fatto i conti distinti, ma non ha fatto nulla". E anche per il segretario confederale della Cisl, Nino Sorgi, "il governo, oltre a fare orecchie di mercante, si permette di fare della ignobile demagogia, manipolando le cifre degli aumenti di stipendio".


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