La Stampa- Con 19 mila miliardi la Moratti strappa
Con 19 mila miliardi la Moratti strappa Raffaello Masci ROMA L'offensiva di pace che la Moratti ha compiuto verso i docenti e gli studenti, per ora ha sortito solo una tregua "mediori...
Con 19 mila miliardi la Moratti strappa
Raffaello Masci
ROMA L'offensiva di pace che la Moratti ha compiuto verso i docenti e gli studenti, per ora ha sortito solo una tregua "mediorientale", ed è tanto se reggerà fino al giorno fatidico degli Stati generali della Scuola che si terranno il 19 e il 20 dicembre, probabilmente a Foligno. Lei, per la verità, ieri le ha provate tutte: ha promesso un investimento di 19 mila miliardi in cinque anni vidimato dal placet di Berlusconi, ha indetto quel concilio ecumenico di pacificazione e di dialogo, altrimenti detto Stati generali, infine ha consegnato alla pubblica discussione il documento finale della Commissione Bertagna sulla riforma dei cicli e lo ha affidato al sito internet del ministero (www.istruzione.it). Eppure non ha convinto né la Cgil (il maggior sindacato della scuola), né Cobas e Unicobas e neppure del tutto la Gilda. Quanto agli studenti, ricevuti come Forum delle associazioni, quelli di sinistra (Uds e Studenti.net) l'hanno "bocciata" (proprio questa parola hanno usato) e col carico aggiuntivo di un megasciopero in tutta Italia proclamato per domani. Per sua fortuna, la ministra può contare sulla considerazione della Cisl, della Uil e dello Snals, organizzazioni fortemente radicate tra gli insegnanti, e anche delle associazioni studentesche più vicine al centrodestra, come Alternativa studentesca (forza Italia) e Azione studentesca (An). Quanto agli studenti "digiunatori" del Tasso - anche loro ricevuti a viale Trastevere - sono usciti contrariatissimi: "Ci ha dato risposte da mamma". Voleva essere un insulto, beninteso, invece - ci riferiscono - il ministro ha molto apprezzato. E' stata - dunque - una lunga giornata di trattative quella vissuta ieri da Letizia Moratti. Alle 9,30 ha ricevuto le rappresentanze degli insegnanti, con le quali c'era stato uno scontro il 12 novembre a suon di scioperi (variamente articolati e motivati a seconda delle sigle). La proposta che ha loro fatto parla di 19 mila miliardi entro il 2007, da spendere su tre fronti: l'innovazione ivi compresa quella delle strutture, la qualità dell'istruzione da adeguare agli standard Ocse, la valorizzazione degli insegnanti. "Ma è un impegno o una promessa? - ha commentato scettico il leader della cgil scuola Enrico Panini - perché se è una promessa non ci interessa, in quanto sono parole, se è un impegno allora come mai non ce n'è traccia in Finanziaria?" Ma comunque 19 mila miliardi non sono pochi, dunque appare giustificato l'apprezzamento degli altri sindacati confederali e dello Snals. Quanto all'ala dura dei prof, non crede una virgola del "piano di pace" della Moratti: "specchietti per le allodole" lo definisce Unicobas, e i Cub hanno - per tutta risposta - indetto uno sciopero per il 14 dicembre, insieme agli altri lavoratori del pubblico impiego. Una proposta che solletica la stessa cgil. Quando i sindacati scendono lo scalone, davanti al ministero c'è già un assembramento di circa 400 studenti, più le delegazioni delle otto associazioni del Forum che si apprestano a salire nello studio del ministro. Si parla di parità scolastica, tagli in finanziaria, inquadramento dei docenti di religione, riforma degli organi collegiali. E' una gragnuola di invettive contro il ministro in ascolto. Lei replica - ci raccontano - argomentando ed esibendo leggi. Rassicura, blandisce, promette il massimo di attenzione in sede di Stati generali che si terranno tra venti giorni. Le ragazze e i ragazzi di centrodestra, ben vestiti e compiti, apprezzano. Simone Paini, leader di Alternativa studentesca ricorda che il ministro ha iniziato da subito a dialogare con gli studenti e che quella è la sesta riunione con il Forum delle associazioni, da luglio ad ora. Ma quelli del Tasso non concordano su nulla, e anche Studenti.Net e Unione degli Studenti - entrambi vicini ai ds - non sono rassicurati per nulla e la loro rabbia frenata potrebbe esplodere durante gli Stati generali del 19 e 20 dicembre. Il luogo viene ancora tenuto riservato (ma è quasi certo che sia Foligno) proprio per evitare l'organizzazione di un'altra Genova delle proteste. La Moratti lo sa: con i sindacati forse una via di pacificazione si trova, ma con gli studenti?