La Stampa-Azione Cattolica critica la riforma della scuola
DOCUMENTO DEI GIOVANI DEL MOVIMENTO Azione Cattolica critica la riforma della scuola "Rischia di creare ulteriori differenze tra chi non ha le stesse possibilità economiche" ROMA L'Azione ...
DOCUMENTO DEI GIOVANI DEL MOVIMENTO
Azione Cattolica critica la riforma della scuola
"Rischia di creare ulteriori differenze tra chi non ha le stesse possibilità economiche"
ROMA L'Azione Cattolica critica la riforma dell'istruzione perché "rischia di creare ulteriori differenze fra coloro che non hanno le medesime opportunità economiche". Il Msac, il movimento studentesco della più grande associazione ecclesiale italiana, punta l'indice contro la "nuova scuola", ritenuta "non a prova di uguaglianza". Nel loro documento sull'istruzione, gli studenti dell'Azione Cattolica esprimono forti dubbi sul progetto di riforma, in particolare "sulla carenza di specifiche indicazioni riguardo i piani di studio", e sulla "compresenza di percorsi obbligatori, facoltativi ed extrascolastici", ritenuti "non integrabili, né a prova di uguaglianza". Dubbi anche sul nuovo esame di Stato "privato di serietà da una commissione di soli membri interni", e "modificato, tramite il Documento di programmazione economico finanziaria, in una visione troppo sfacciatamente economicistica delle necessità della scuola". Inoltre, osserva il Msac, la legge sulla devolution, che "non ci piace e non potrà piacerci", fa correre "il pericolo di venti scuole diverse". Al contrario per i giovani dell'Azione cattolica, serve "una scuola per la persona, una scuola comunità educante, una scuola luogo di elaborazione della cultura". Secondo il pensiero del filosofo Montaigne, citato nel documento, la scuola deve preparare "una testa ben fatta, non ben piena". Nel progetto di riforma è incluso l'obbligo scolastico spostato fino a 18 anni, con le scuole superiori che dureranno però solo quattro anni, invece dei cinque attuali. A quattordici anni, poi, verrà compiuta la scelta definitiva tra licei o istruzione professionale. Dopo aver preso parte come relatori agli Stati Generali di Roma - che hanno visto oltre un migliaio di partecipanti tra studenti, insegnanti, esperti di scuola e associazioni giovanili - i delegati dell'Azione Cattolica criticano la stessa impostazione dell'assemblea sulla scuola voluta dal ministro Moratti per discutere di una nuova riforma secondo le proposte dalla Commissione Bertagna. "Alcuni suoi momenti - precisano - ci sono sembrati consoni non tanto alla discussione al centro dell'incontro, quanto più ad un evento mediatico". Nel documento l'Azione Cattolica manifesta, comunque, apprezzamento per "l'importanza data nell'ipotesi di riforma all'orientamento lungo tutto il percorso formativo", nonché per la prospettiva di "moduli di riallineamento per passare da un tipo di scuola all'altro, garanzia di flessibilità e libertà a tutela di scelte che, se sbagliate, non devono pesare a vita sui ragazzi".