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La Stampa-Anche le scuole avranno il "voto"

IL "SERVIZIO DI VALUTAZIONE ESTERNO" Anche le scuole avranno il "voto" ROMA Alla domanda "com'è la scuola italiana?", d'ora in avanti si potrà dare una risposta, chiara, documentata e ...

27/03/2004
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La Stampa

IL "SERVIZIO DI VALUTAZIONE ESTERNO"

Anche le scuole avranno il "voto"

ROMA
Alla domanda "com'è la scuola italiana?", d'ora in avanti si potrà dare una risposta, chiara, documentata e aggiornata ogni anno. Sarà possibile cioè avere una valutazione della preparazione degli studenti nelle singole materie, dell'efficacia della didattica, dell'esito delle varie esperienze sperimentali, del rapporto tra investimenti e risultati, dell'adeguatezza dei finanziamenti. Sia la scuola come sistema nazionale - in definitiva - sia le singole scuole nella loro autonomia, godranno annualmente di un "check up" della situazione che consentirà loro di aggiustare il tiro e di ottimizzare le risorse.
Ieri il consiglio dei ministri, ha varato il servizio di valutazione del sistema scolastico e ne ha affidato il compito all'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione) che sarà un istituto autonomo e "terzo". "L'Istituto - spiegano al ministero - effettuerà verifiche periodiche e sistematiche degli apprendimenti dei singoli alunni, anche sulla base delle metodologie adottate a livello internazionale, e della qualità dell'offerta formativa". Il risultato di questa valutazione confluirà in un rapporto annuale. Ogni tre anni il ministro riferirà al Parlamento.
Il fine della valutazione, chiariscono al ministero, non è quello di fare l'elenco delle scuole che non funzionano, ma di segnalare le "diseconomie" del sistema allo scopo di poterle emendare: "La valutazione affidata all'Invalsi è una valutazione esterna e di sistema che si aggiunge alla valutazione formativa, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti, di competenza dei docenti. Viene così definito il sistema complessivo di valutazione, articolato su entrambe le valutazioni, esterna ed interna".
L'Invalsi, per poter svolgere autonomamente i compiti che gli vengono assegnati, diventa ente di ricerca, con autonomia finanziaria rispetto al Ministero, dotato di un proprio capitolo nel bilancio statale e di personale inquadrato nell'Istituto in pianta stabile. "Le risorse destinate all'Istituto sono state determinate in 7,3 milioni di euro per il 2004 e in 10,3 milioni di euro a partire dal 2005. Tali risorse sono state già stanziate nella Finanziaria 2004".
L'Istituto si occuperà anche di predisporre le prove nazionali degli esami di Stato, sia di terza media che del quinto anno delle superiori. Spetterà poi al ministero scegliere quali - tra le prove proposte - sottoporre agli esaminandi.
Un compito molto importante dell'Invalsi sarà anche quello di valutare le iniziative di orientamento e di contrasto della dispersione scolastica.
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