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LA RICETTA TREELLLE, MENO DOCENTI MEGLIO PAGATI E RECLUTATI DIRETTAMENTE DALLE SCUOLE

Meno docenti, meglio pagati (con diverse fasce di retribuzione legate a un meccanismo di valutazione), reclutati direttamente dalle scuole: sono alcuni capisaldi del 'Patto nazionale' a lungo termin...

01/07/2004
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Meno docenti, meglio pagati (con diverse fasce di retribuzione legate a un meccanismo di
valutazione), reclutati direttamente dalle scuole: sono alcuni capisaldi del 'Patto nazionale' a lungo termine proposto dall'associazione Treellle per restituire 'appeal' a unaprofessione, quella dell' insegnante, che negli anni ha perso parecchio prestigio sociale. Dal qui al 2014 'usciranno' dalla scuola per raggiunti limiti di eta' 303 mila insegnanti: un'occasione da non perdere - secondo Treellle - per una ''forte iniziativa politica''. E le direzioni in cui dovrebbe muoversi questa iniziativa sono indicate dall'associazione nel suo Quaderno n.4 - ''Quali insegnanti per la scuola dell'autonomia? Dati, analisi e proposte per valorizzare la professione'' - presentato stamani in una conferenza stampa alla presenza del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti.
RENDERE PIU' APPETIBILE LA PROFESSIONE-Perche' un Quaderno sugli insegnanti? In tutti i Paesi, i decisori pubblici - hanno spiegato Attilio Oliva, presidente esecutivo di Treellle e Thomas J. Alexander, chairman del Forum dell'associazione-sono sensibili al ruolo cruciale degli insegnanti per i migliori apprendimenti degli studenti e stanno promuovendo riforme e sperimentazioni per rendere piu' stimolante e dinamico l'ambiente scolastico. Obiettivo comune e' valorizzare la professione insegnante per attrarre nuove leve di buona qualita', premiare lo sviluppo professionale, trattenere gli insegnanti piu' motivati. La fotografia scattata in Italia da Treellle mostra carenza di insegnanti qualificati, un'eta' media che e' la piu' alta d'Europa per una professione che attrae sempre meno giovani di qualita'. L'Italia, poi, contrariamente a quanto comunemente si pensa, ha, insieme alla Svezia, il sistema scolastico þ primarie e secondarie þ piu' costoso d'Europa: rispetto alle medie europee, la spesa per studente e', infatti, piu' alta del 27% nelle primarie e del 15% nelle secondarie. La causa principale dell'alto costo - spiegano i curatori del Quaderno - e' dovuta a un numero di insegnanti elevatissimo rispetto al numero degli studenti: in confronto alle medie Ue, gli insegnanti sono +41% nelle primarie e +23% nelle secondarie.
E TANTA INSODDISFAZIONE-Tanti insegnanti, dunque, ma in gran parte insoddisfatti. E il malcontento, secondo Treellle, va ricondotto a un pacchetto di cause: la formazione iniziale e continua senz'altro insufficiente per la complessita' crescente delle competenze necessarie; l'ambiente di lavoro troppo rigido e burocratizzato; la gestione centralizzata del ministero di ben 820mila insegnanti, 270mila amministrativi, 400mila precari; la carenza di diversificazione di ruoli e responsabilita' nel corso del servizio; il declino del prestigio sociale e mancanza di riconoscimenti simbolici; la scarsa gratificazione economica; l'assenza di valutazione dei meriti, un egualitarismo iniquo e non stimolante.
MENO INSEGNANTI MEGLIO PAGATI - Per far uscire la professione da questa 'gabbia', Treellle propone un Patto nazionale a lungo termine che faccia perno, innanzitutto, su due interventi-chiave: la riduzione del 2% l'anno in dieci anni del numero di insegnanti (e del personale Ata); un significativo aumento della retribuzione per alcuni insegnanti. Il modello Treellle prevede, infatti, tre livelli di insegnanti: gli 'ordinari', quelli per i quali l'insegnamento spesso e' una scelta di ripiego a cui dedicare un impegno compatibile con altri ruoli (altre attivita' professionali, famiglia), gli 'eccellenti', quelli che esercitano una leadership didattica e culturale e vengono riconosciuti come modello di riferimento esemplare e gli 'esperti', coloro che fanno seriamente il loro lavoro ma in un'organizzazione piu' stimolante e con maggiori riconoscimenti potrebbero ambire all'accellenza. Gli 'eccellenti' a regime arriverebbero, secondo il progetto Treellle a un tetto del 20% del totale degli insegnanti con una maggiorazione retributiva del 50%; per gli 'esperti' il tetto sarebbe del 50% con una maggiorazione retributiva del 25%. Per queste due categorie la spesa complessiva aumenterebbe del 20% in dieci anni.
NUOVO RECLUTAMENTO, SCELGONO LE SCUOLE-La ricetta di Treellle non si esaurisce qui. Viene suggerita per la formazione degli insegnanti una laurea specialistica 'abilitante' (non piu' dunque concorsi nazionali o regionali) accompagnata dalla selezione a numero chiuso finalizzata all'effettivo reclutamento (un modo per dire finalmente addio ad anni di precariato). I docenti verrebbero poi reclutati direttamente dalle scuole pescando nell'elenco degli abilitati. A cio' si associa naturalmente un blocco delle sanatorie e delle immissioni in ruolo ope legis e una sorta di 'sterilizzazione' delle graduatorie (gestendole a esaurimento).
CARRIERA-Altro aspetto cruciale della riforma targata Treellle e' la possibilita' di diversificazione di ruoli e responsabilita' nel corso del servizio: soltanto gli 'eccellenti' e, in certi casi, gli 'esperti' possono diventare dirigenti o vice, ricercatori a contratto e formatori nelle strutture universitarie specialistiche, figure di sistema nella scuola dell'autonomia (tutor). Prevista anche la possibilita' di arruolare professionisti esterni, a contratto, per attivita' particolari (psicologi, orientatori..).
E CONTRATTO AD HOC-Infine, una legge sullo stato giuridico degli insegnanti (oggi 'impiegati civili' dello Stato) che regoli i loro diritti e i loro doveri verso gli utenti e un contratto specifico per la categoria distinto da quello per il personale tecnico e amministrativo.


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