FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3912277
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » La ricerca e le elezioni europee

La ricerca e le elezioni europee

Le misure di austerità adottate come conseguenza della crisi finanziaria scoppiata nel 2008 stanno contribuendo in maniera determinate allo smantellamento dei sistemi universitari e della ricerca dei paesi dell’Europa meridionale,

22/05/2014
Decrease text size Increase text size
ROARS

Le misure di austerità adottate come conseguenza della crisi finanziaria scoppiata nel 2008 stanno contribuendo in maniera determinate allo smantellamento dei sistemi universitari e della ricerca dei paesi dell’Europa meridionale, tanto da essere sul punto di compromettere il futuro delle nuove generazioni di ricercatori arrecando così un danno che avrà degli effetti nefasti per i prossimi decenni. Quello che sta accadendo in paesi come Grecia, Spagna, Portogallo, Italia o Cipro è simile a quello che è già avvenuto nei paesi dell’Europa centrale e orientale negli anni novanta: un progressivo svuotamento delle competenze e delle infrastrutture tecnico-scientifiche.

Come per le condizioni economiche e sociali generali, sembra che l’Europa non sia capace di affrontare in modo efficace la drammaticità della situazione: le politiche europee inadeguate stanno, infatti, costringendo ampie coorti di giovani scienziati a lasciare la carriera scientifica e tecnologica o a emigrare. Il risultato sarà necessariamente uno sviluppo scientifico squilibrato degli Stati membri dell’UE che contribuirà a una sempre più crescente divisione economica e sociale dell’Europa e alla mancanza di sostenibilità a medio-lungo termine della stessa Unione europea. La politica europea in materia è stata elaborata quando non era necessario tener conto che i paesi del sud Europa, per i vincoli di bilancio, in pratica non possono più avere una politica delle ricerca degna di questo nome.

Ad esempio il programma quadro di ricerca europeo è stato pensato essere complementare alle politiche e ai programmi nazionali che avrebbero dovuto costituire la parte maggiore del sostegno ai sistemi di ricerca nazionali. In pratica però questo programma va ora a vantaggio solo di quei paesi dell’Europa settentrionale che hanno già infrastrutture e politiche nel settore più solide e dunque è davvero poco utile ai paesi dell’Europa meridionale che, pur contribuendo in maniera consistente al programma, stanno rapidamente perdendo la capacità e la possibilità di ottenere un ritorno in termini di scienziati e progetti.

british_univDunque il motivo per cui Italia, Spagna, Portogallo e Grecia stanno smantellando le proprie politiche nazionali della ricerca è dovuto in gran parte, ma non solo come nel caso italiano, alle politiche economiche che devono tener conto dei vincoli europei. Sarà il caso di tenerne conto al più presto, considerando che le risorse umane e la strumentazione scientifica sono elementi infrastrutturali d’importanza primaria, o lo stesso progetto europeo sarà messo a rischio. Proprio in vista delle elezioni europee questo dovrebbe essere un argomento di discussione di punta: voi ne avete mai sentito parlare?


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL