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LA QUERELLE SUL TEMPO PIENO, DOSSIER DELLA UIL

LA QUERELLE SUL TEMPO PIENO, DOSSIER DELLA UIL Puntare sull'autonomia: e' lo strumento che consente alle scuole di decidere sui modelli organizzativi. Lo sostiene la Uil scuola che ha messo a punto u...

11/03/2004
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LA QUERELLE SUL TEMPO PIENO, DOSSIER DELLA UIL
Puntare sull'autonomia: e' lo strumento che consente alle scuole di decidere sui modelli organizzativi. Lo sostiene la Uil scuola che ha messo a punto un dossier in cui analizza per tappe come l'azione del sindacato sia riuscita a far cambiare alcuni aspetti del primo decreto attuativo della riforma Moratti su scuola dell'infanzia e primo ciclo di istruzione.
MAGGIO 2003
Nella sua prima formulazione il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri prevedeva all'articolo 7 (attivita' educative e didattiche) un orario annuale delle lezioni nella scuolaprimaria di 891 ore e ulteriori 99 ore annue facoltative e opzionali per gli allievi (30 settimanali). ''L'orario - si legge nel comma 3 dell'articolo 7 - non comprende il tempo eventualmente dedicato alla mensa''. Una formulazione che ha suscitato forti polemiche e contrasti e che, di fatto - rileva la Uil - aboliva il tempo pieno. La previsione di ore opzionali ha ricadute negative - spiega - non solo sul monte ore delle singole materie ma anche sulla programmazione, sull'organizzazione della didattica, sugli organici.
Inizia dunque - ricostruisce il sindacato - una mobilitazione finalizzata all'apertura di un confronto su tutte le ricadute del provvedimento: organici, diritti contrattuali,tutor,autonomia progettuale, ore di insegnamento delle varie materie.
Tardivo, comincia il confronto con il sindacato. ''Un confronto a cui non ci siamo mai sottratti - mette in chiaro il segretario generale Massimo Di Menna - e continuiamo a non sottrarci ma, mentre servono risposte chiare continuano a essere fatte scelte che determinano incertezza e preoccupazione''.
FEBBRAIO 2004
Dopo il parere delle Commissioni parlamentari e della conferenza Stato-regioni, sono apportate al decreto modifiche significative: ''Allo scopo di garantire le attivita' educative e didattiche (si legge nell'art.7 - comma 4 del decreto del 19 febbraio) nonche' l'assistenza educativa da parte del personale docente nel tempo eventualmente dedicato alla mensa e al dopo mensa fino a un massimo di 330 ore annue fermo restando il limite del numero complessivo dei posti di cui all'art.15, e' costituito l'organico di istituto''. E al comma 5 dello stesso articolo, si aggiunge: ''L'organizzazione delle attivita' didattiche rientra nell'autonomia e nella responsabilita' delle istituzioni scolastiche''. Lo schema che ne risulta e' del tipo 27 ore di insegnamento + 3 opzionali + 10 di mensa. Il risultato e' che di fatto si torna a 40 ore alle elementari e in modo analogo alle medie (con uno schema di 33 ore + 7).
In sostanza, se le famiglie scelgono il tempo pieno, essendo stato confermato l'organico, gli insegnanti, nell'ambito dell'autonomia affidata alle scuole - spiega la Uil - possono decidere e strutturare le attivita' educative e formative utilizzando l'insieme delle 40 ore. La chiave che supera l'attuale rigidita' del decreto va quindi individuata - aggiunge il sindacato - nell'autonomia scolastica: le scuole nell'ambito dell'autonomia possono continuare a lavorare con lo stesso impianto di oggi. Gli aspetti di criticita' riguardano il modello didattico che e' cambiato e su questo aspetto - assicura la Uil - resta forte la nostra valutazione critica e soprattutto l'incertezza sulla stabilita' degli organici per gli anni successivi all'avvio della riforma.
''La Uil Scuola - sottolinea Di Menna - aveva gia' formulato alcune proposte in sede di audizione alle commissioni parlamentari per portare a soluzione le questioni piu' delicate. Tra queste, ricondurre al piano dell'offerta formativa le ore opzionali come ore da destinare alla personalizzazione dell'offerta formativa. Quanto al tempo pieno e tempo prolungato, la nostra proposta - conclude Di Menna - prevede un formulazione che lascia maggiore flessibilita' alle scuole, del tipo: 'l'orario delle sezioni a tempo pieno si articola su una struttura di quaranta ore settimanali e comprensive del tempo mensa'''.


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