La Provincia-Lettera del ministro: "Cari presidi, difendete il presepe
natale Letizia Moratti lancia un appello ai dirigenti scolastici: "Simbolo d'amore, non toglietelo dalla vita degli studenti" Lettera del ministro: "Cari presidi, difendete il presepe" Letizia Mor...
natale Letizia Moratti lancia un appello ai dirigenti scolastici: "Simbolo d'amore, non toglietelo dalla vita degli studenti" Lettera del ministro: "Cari presidi, difendete il presepe"
Letizia Moratti
ROMA Un appello in favore del presepe, "simbolo d'amore", è stato indirizzato ieri dal ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, a tutti i dirigenti scolastici di tutte le scuole di ogni ordine e grado. "Non toglietelo dalla vita dei nostri studentì", ha scritto il ministro in una lettera, ma occorre "aiutarli, attraverso il presepe, a capirne l'importanza e a viverla nel suo significato più profondo, più vero, più puro". Sull'appello del ministro le forze politiche si sono divise tra opposizione che ha definito la lettera della Moratti "un gesto improvvido", e maggioranza che ha accolto l'iniziativa ministeriale come una "vittoria". "Come ogni anno - ha scritto nella lettera il ministro Moratti - ci accingiamo a festeggiare il Natale, fra luci e doni, in un'atmosfera nella quale gli acquisti sembrano il modo più tangibile di mostrare il nostro affetto per gli altri, la nostra generosità. C'è però un altro Natale - aggiunge - quello che ci viene tramandato dalla tradizione del presepe, il Natale che ci ricorda la nascita di Gesù, nato in una grotta per portare sulla terra un messaggio d'amore, l'amore più sublime, quello per tutti, anche per chi è diverso, lontano, per chi non ci ama, l'amore più estremo portato fino al sacrificio della morte". Questo, secondo il ministro, è il significato del Natale, per chi è credente così per chi non lo è, ovvero "il messaggio del valore universale dell' amore, di quell'amore pronto a donare tutto senza nulla chiedere". "Ho riflettuto molto prima di scrivervi questa lettera - scrive ai presidi italiani Letizia Moratti - e ho pensato di portarvi le mie riflessioni sull'importanza delle tradizioni, dell'identità culturale. Sono certa che queste considerazioni sono valide, perchè senza rispettare la nostra storia, le nostre radici, non possiamo pensare di capire e rispettare i valori di chi ha storia e cultura differenti dalle nostre". Tra i primi a plaudire la lettera del ministro, il presidente della provincia di Treviso, Luca Zaia (Lega), che ha considerato l'appello in favore del presepe una "personale vittoria, perchè - ricorda Zaia - io stesso ho sollevato il problema presso il ministro dell'Istruzione. Mi auguro - ha aggiunto il presidente della provincia di Treviso - che questa lettera faccia dunque riflettere il preside della scuola elementare Ciardi che, si legge oggi sui giornali, ha voluto riaffermare ancora una volta il principio della laicità della scuola e la volontà di non rappresentare nella recita natalizia il Presepe, ma Cappuccetto Rosso". Per l'opposizione, invece, la lettera del ministro dell'Istruzione è "un gesto improvvido": secondo Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds nella commissione istruzione del Senato, la Moratti "dovrebbe presentarsi come il ministro di tutti gli allievi e di tutte le famiglie, qualunque sia la loro fede religiosa e a prescindere dalle loro grandi scelte etiche". Il tema del presepe, ha aggiunto Acciarini, "non può essere oggetto di un ordine di servizio come una lettera ai dirigenti scolastici. L'unico riferimento ammissibile è quello dell'autonomia scolastica. Proprio nell'ambito di questa autonomia - ha concluso - le scuole possono compiere scelte per celebrare le prossime festività alla luce dei principi della solidarietà e della tolleranza".