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La Provincia-Francesco Scrima segretario nazionale Cisl scuola "Riforma horror: smantellato tutto quello che funzionava"

Francesco Scrima segretario nazionale Cisl scuola "Riforma horror: smantellato tutto quello che funzionava" La riforma Moratti ancora al centro dell'attenzione: lo smantellamento della scuola prim...

24/11/2004
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La Provincia

Francesco Scrima segretario nazionale Cisl scuola "Riforma horror: smantellato tutto quello che funzionava"

La riforma Moratti ancora al centro dell'attenzione: lo smantellamento della scuola primaria è motivo di dissenso per la Cisl scuola

Nessun approccio ideologico: semplice constatazione della realtà. E la realtà è tutt'altro che rassicurante. A pochi giorni dallo sciopero nazionale che ha visto una partecipazione massiccia di insegnanti e personale Ata, e alla vigilia di un importante convegno nazionale della Cisl sul tema scuola, il segretario nazionale della Cisl scuola Francesco Scrima ha messo a fuoco, davanti a una platea di addetti ai lavori, le pecche di questa riforma. "Nessuna prevenzione - ha esordito - abbiamo criticato la riforma Berlinguer e rifiutiamo questa: valutiamo gli argomenti non i governi che li presentano". E l'aspetto più negativo secondo Scrima è che questa riforma invece di migliorare quel che non va, smantella quel che funziona. Ovvero la scuola primaria. "Era l'unico settore che non ci faceva arrossire all'estero - ha ricordato - ci sono stati fior di studiosi stranieri che sono venuti a copiare i nostri modelli educativi. Ora stiamo gradatamente smantellando quel che di buono c'era nella scuola italia". E il buono secondo Scrima era il team di insegnanti alle elementari ad esempio che ora con il fantomatico tutor viene progressivamente eliminato: "Il tutor o maestro unico sarà prevalente - ha ricordato - gli altri lavoreranno a progetti. Un modo per licenziare 65 mila insegnanti". Ma anche l'anticipo alle materne e elementari è stato criticato: "In questo modo alle materne ci saranno bambini di due anni e mezzo insieme a quelli di quasi sei che hanno rinunciato all'anticipo". E se la scuola primaria è stata martoriata, la sfida delle superiori con il sistema binario sembra persa in partenza: manca anche in questo caso la legge quadro, ci sono regolamenti particolari che rischiano di parcellizzare l'istruzione. Anche per questo almeno a livello locale, Elisa Ripamonti ha auspicato un sistema di collegamento tra scuole, imprese e università, che coinvolga sistema formativo e enti locali, che realizzi un pof territoriale tale da influire positivamente sia sulla qualità del sistema produttivo sia sulla vita sociale e culturale nel suo complesso. Una sorta di rete capace di realizzare accordi capillari cui la Provincia spetterebbe la cabina di regia. "Unico modo per realizzare sul territorio la forma più capillare di scuola qualità - ha concluso - di efficienza e inclusione".


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