La Provincia di Perugia -A proposito di numeri

La deroga ad una circolare ministeriale restrittiva sulla formazione delle classi nei comuni piccoli, montani o disagiati e sulla presenza degli insegnanti di sostegno nelle scuole superiori è stata chiesta dalla Provincia di Perugia attraverso l'adesione ad un ordine del giorno dell'Upi (Unione delle province italiane), approvato all'unaminità dal Consiglio provinciale. L'ordine del giorno tende ad arginare le conseguenze negative dell'applicazione della circolare stessa che porterebbero alla chiusura di alcune scuole.

La circolare emanata dal Ministero dell'Istruzione (la n. 27 del 2003), prevede infatti che la formazione delle classi venga autorizzata solo in presenza di un numero superiore a 20 allievi e prevede anche la riduzione del numero degli insegnanti di sostegno. La Provincia di Perugia ha preso posizione per chiedere al Ministro Moratti che, in attesa della riforma, anziché osservare queste disposizioni, ci si possa muovere in maniera più elastica e flessibile fino all'approvazione del nuovo decreto di riforma del settore al fine di evitare che in alcuni comuni del territorio provinciale si chiudano davvero le scuole.

Forti le preoccupazioni della Giunta Provinciale. Le disposizioni contenute nella circolare ministeriale rischiano di penalizzare fortemente, sia gli allievi delle scuole superiori delle zone montane, o comunque disagiate, del territorio, sia gli allievi in stato di handicap.

La Giunta Provinciale, chiede di lasciare opportuni spazi alle Direzioni Generali degli Uffici Scolastici Regionali per modulare una migliore risposta alle esigenze del territorio e si propone appunto di riconfermare, fino all'entrata in vigore della riforma, il decreto ministeriale del '98 sulla riorganizzazione della rete scolastica, la formazione delle classi e la determinazione degli organici del personale della scuola.