La Provincia Di Cremona-Scuola, nessuna speranza per i precari Già a rischio l'avvio del prossimo anno'
Cgil/1. La denuncia di Claudio Arcari, responsabile provinciale della categoria 'Scuola, nessuna speranza per i precari Già a rischio l'avvio del prossimo anno' "Sul pre...
Cgil/1. La denuncia di Claudio Arcari, responsabile provinciale della categoria
'Scuola, nessuna speranza per i precari Già a rischio l'avvio del prossimo anno'
"Sul precariato dei docenti, il Governo continua a muoversi con un pressapochismo che lascia esterreffatti". La denuncia arriva da Claudio Arcari, segretario della Cgil scuola, in un comunicato diffuso ieri. "L'esecutivo ha approvato venerdì scorso un decreto legge, che si era rifiutato di approvare lo scorso settembre, quando ormai tutti i tempi sono ampiamente a rischio: quelli per aggiornare le graduatorie permanenti, per fare le immissioni in ruolo con immediato diritto alla retribuzione, per cominciare regolarmente il nuovo anno scolastico. Quel provvedimento non risolve i problemi; ribadisce scelte incomprensibili e discriminatorie (come quella di valutare il periodo di leva come servizio utile a tutti gli effetti per le graduatorie), determinando per l'ennesima volta gravi sconvolgimenti nelle graduatorie stesse. Ma sopratutto conferma due scelte politiche contro le quali è necessaria un'ampia mobilitazione unitaria: la precarizzazione delle condizioni e dei diritti di chi lavora nella scuola (sono previste 15.000 immissioni in ruolo tra docenti ed Ata a fronte di oltre 100.000 posti vacanti, mentre il numero dei precari ha raggiunto livelli record); e facilitare l'attuazione della legge Moratti nella parte in cui stabilisce l'assunzione dei docenti su chiamata nominale da parte delle scuole. Questa è la vera scelta politica del Governo. A Cremona ci sono oltre un migliaio di precari che il primo settembre sperano di ottenere l'agognato posto fisso, dopo due anni di blocco delle immissioni in ruolo. Purtroppo solo per pochissimi di loro questa speranza potrà trasformarsi in realtà. Per gli altri, invece, il futuro si prospetta ancora più fosco di quanto vissuto nei già difficili anni precedenti".