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La Provincia di COmo-La Moratti: entro l'estate le regole per le nuove superiori.

La Moratti: entro l'estate le regole per le nuove superiori. Altri tre decreti attuativi saranno probabilmente approvati entro l'estate, mentre gli ultimi due, tra cui quello relativo alla ridefinizi...

24/03/2004
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La Provincia di Como

La Moratti: entro l'estate le regole per le nuove superiori.
Altri tre decreti attuativi saranno probabilmente approvati entro l'estate, mentre gli ultimi due, tra cui quello relativo alla ridefinizione delle scuole superiori, in data da destinarsi. È il cammino della riforma dell'istruzione indicato ieri dal ministro Letizia Moratti, durante una conferenza all'Unione industriali di Como. "I tre decreti in preparazione - spiega - riguardano la valutazione del sistema formativo, l'alternanza scuola/lavoro e l'innalzamento dell'obbligo scolastico, che noi preferiamo chiamare diritto/dovere di istruzione". In primo estenderà a tutte le scuole del paese (circa 10.000), i test per saggiare la preparazione dei loro alunni che molte di esse hanno già sperimentato negli ultimi tre anni ("Nel 2002 aderirono volontariamente alla valutazione 2800 istituti, quest'anno 9800"). Anche sul fronte dell'alternanza scuola/ lavoro sono già state effettuate diverse sperimentazioni, che il relativo decreto manderà a regime: "Bisogna incrementare ancora i corsi Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore), che in altri paesi sono alternativi all'università. Risultano ideali per formare figure come operatori turistici, grafici e designer". Si tratta di corsi post diploma della durata di uno o due anni, organizzati in collaborazione da scuole superiori, università e imprese. "Nel biennio 1998-2000 - sottolinea il ministro - i giovani iscritti agli Ifts erano poco più di 12mila, nel 2001-2003 sono già saliti a 30.000". Il diritto-dovere di istruzione verrà portato da 9 a 12 anni. "Tutti i ragazzi - dice la Moratti - dovranno studiare almeno fino a 18 anni, ovvero al raggiungimento di una qualifica". Potranno scegliere tra l'istruzione professionale (di 3 o 4 anni, più uno supplementare per accedere all'università) e i licei. Sarà anche possibile passare in corso d'opera da un sistema all'altro. "Per ora il doppio canale lo abbiamo sperimentato soltanto a Trento, ottenendo un riscontro positivo: molti ragazzi passano dalle professionali ai licei". Aldilà del doppio canale, c'è ancora una cortina di incertezza. "Gli istituti tecnici diventeranno licei tecnologici o passeranno con l'istruzione professionale? LO VEDREMO. NE STANNO DISCUTENDO dei gruppi di studio in cui sono rappresentante tutte le categorie". Dai licei dovrà passare chi voglia accedere alle 26 professioni per le quali a livello europeo è richiesta la laurea. Nel settore della formazione professionale, invece, "abbiamo ridotto - sottolinea la Moratti - i 600 profili attualmente formati nelle varie regioni a una ventina riconosciuti in tutta Italia. Comunque ogni regione potrà istituirne altri validi solo localmente". E ai sindacati che stanno organizzando lo sciopero del 26 marzo dice: "Come si fa a parlare di tagli? Nel 2001 abbiamo investito nella scuola 35 miliardi di euro, nel 2002 37 e nel 2003 39. C'è, semmai, un calo fisiologico degli iscritti: 50mila in meno alle elementari e 90mila nelle secondarie, per cui nonpossiamo aumentare i posti. Ma non ci saranno tagli".

Pietro Berra


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