ROMA - Il governo e il ministro Mariastella Gelmini stanno adottando rispetto al sistema della scuola pubblica il metodo dell'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne: quello dei licenziamenti. È di questa idea il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo, che sostiene il sit-in dei precari della scuola davanti a Montecitorio.
«La ministra Gelmini - sostiene Pantaleo - ha trovato il tempo di lodare il metodo Marchionne attraverso un'intervista in cui dà ragione alla Fiat per non aver reintegrato tre lavoratori. Ma rispetto ai precari della scuola non abbiamo sentito una parola». La Cgil scuola teme che «il metodo Marchionne, che è quello dei licenziamenti, sia la stella polare con cui Gelmini e il governo intendono affrontare i problemi della scuola pubblica».
Il sindacato ha fornito le cifre per questo anno rispetto ai tagli previsti dalla riforma Gelmini: «25600, e sono dati ufficiali, oltre il 50% dei quali concentrati nel sud d'Italia». Questo anno i precari in attesa della nomina annuale sono circa 20 mila «13 mila docenti, e 7 mila Ata, ma le cifre definitive le sapremo solo al termine delle assegnazioni su cui si è in ritardo perché sono slittate di una decina di giorni».
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