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La Provicnia di Cremona-Bocciamo la riforma Moratti'

Protesta. Il punto sulle vertenze aperte e l'accusa ai media: "Tacciono su alcune importanti questioni" 'Bocciamo la riforma Moratti' Gli insegnanti del Cremasco aderiscono a Rete Scuole ...

11/06/2004
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La Provincia di Cremona

Protesta. Il punto sulle vertenze aperte e l'accusa ai media: "Tacciono su alcune importanti questioni"
'Bocciamo la riforma Moratti'
Gli insegnanti del Cremasco aderiscono a Rete Scuole
di Andrea Galvani "No al tutor e alle adozioni dei libri 'riformati', no al ministro Moratti. No alla sistematica esclusione dei docenti dal tavolo delle decisioni, no alla cancellazione dell'educazione tecnica, con il licenziamento di 17 mila docenti di ruolo dopo 2 anni di tentativi di reintegrazione, magari amministrativa". Idee chiare espresse con forza dagli insegnanti cremaschi, riuniti ieri in sala Pertini sotto l'insegna di Rete Scuole ( www.retescuole.it) per fare il punto sulla situazione delle numerose vertenze aperte nelle scuole. Battaglieri e con piglio deciso, i docenti hanno smontato la riforma voluta da Letizia Moratti.

L'acchito è di Claudio Patrini, della media di Bagnolo. "Scandaloso il silenzio degli organi d'informazione sulla prossima sentenza del Tar del Lazio e soprattutto su tutte le azioni d'opposizione messe in atto dagli insegnanti di tutta Italia. Non è una questione semplicemente locale. Altro che minoranza chiassosa, altro che quattro gatti". Compendia Massimo Lori, del Pacioli: "La legge 53 non è ancora passata, sia chiaro. Anche se usando tutta la potenza mediatica a disposizione, si vuol far credere il contrario". Enrico Fantoni, delle medie di Sergnano, ricorda che "nonostante le pressioni esercitate da alcuni dirigenti scolastici e da molte case editrici, nessuna scuola del Cremasco ha accettato il tutor, che sconvolgerebbe il lavoro del team alle elementari e aggraverebbe il lavoro dei docenti alle superiori. Lavoro non riconosciuto, ovviamente. Noi, a Sergnano, abbiamo votato una mozione di fedeltà al Pof, il Piano d'offerta formativa, che rappresenta il massimo grado dell'autonomia scolastica". Anna Mainardi del Racchetti e Iris Compostori del Circolo 1 sottolineano che "col tempo, le bugie del ministro vengono a galla. Gli organici di diritto assegnati alle scuole testimoniano che le richieste delle famiglie (33 e 30 ore) non sono garantite e la continuità didattica non è assicurata. A Borgo San Pietro, da febbraio a maggio, ci siamo ritrovati a gruppi, per valutare i libri 'riformati'. Anche i genitori sono stati coinvolti. Hanno compreso le nostre motivazioni e ci hanno appoggiato".


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