La Presidente che insegnava a trovare lavoro
Carrozza al CNR
Maria Latella
Dunque dopo due mesi senza presidente il Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche, il più importante e ampio istituto scientifico del Paese, un presidente ce l'ha. In questo caso si può dire (...)
(...) tutto bene quel che finisce bene perché la nomina di Maria Chiara Carrozza è stata accolta da un consenso unanime per la serietà della persona, la competenza e l'autorevolezza. Non è soltanto la prima donna alla guida del Cnr. E' la persona giusta in un momento in cui o nelle nomine la selezione vira (virerà) sul merito e la competenza o sarà inutile continuare a parlare di ripartenza.
Ma prima di goderci la positività della presidenza Carrozza, è inevitabile dedicare qualche riga al messaggio che in questi mesi si è inviato al Paese. Lasciare senza guida il Cnr perché, perfino in questo settore, sulle poltrone non ci si mette d'accordo, vuol dire vanificare tutti gli sforzi che, a vari livelli, cercano di valorizzare gli studi scientifici, la ricerca. Significa non capire che se l'Italia sul terreno della scienza resta indietro, dovrà vivere di settori costantemente a rischio. Come la pandemia insegna, un Paese può e deve puntare sul turismo. Ma non solo sul turismo.
Oggi però approfittiamo del momento. La ministra dell'Università e della ricerca Cristina Messa ha nominato una presidente all'altezza del Cnr, laureata in fisica con dottorato in ingegneria alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Una docente di bioingegneria. E una donna che crede davvero nell'istruzione ascensore sociale non solo per le ragazze e i ragazzi che non possono permettersi Harvard. Ascensore sociale per i Paesi.
Quando era ministra dell'Istruzione mi è capitato di scambiare con lei opinioni sul futuro dei tredicenni o sedicenni italiani. «Bisogna far sapere che una laurea in materie scientifiche e tecnologiche li aiuterà a trovare lavoro» insisteva in un'intervista a Il Messaggero. Ecco speriamo che il concetto passi nelle famiglie e tra gli insegnanti. Perché si fatica a far capire che da anni perdiamo talenti per la matematica e le materie scientifiche semplicemente perché non le curiamo abbastanza. Se solo capissimo che è una questione di sopravvivenza.
Tra poco, nel sud dell'Italia, partirà il tour de Il cielo itinerante, un'iniziativa che punta a far conoscere la scienza, dallo spazio alla matematica, ai bambini e ragazzi di piccoli e grandi centri del sud. L'hanno pensata Ersilia Vaudo Scarpetta, chief diversity officer dell'agenzia spaziale europea, e Alessia Mosca, già eurodeputata e oggi vicepresidente di Asean. Prima tappa, con Riccardo Monti, qualche mese fa a Scampia.
Ancora oggi se in una seconda o terza elementare si chiede a una bambina cosa farà da grande, è facile che risponda l'insegnante o l'infermiera. Preziosissimi lavori, come si è visto, ma lavori che erano i prediletti di noi bambine quando frequentavo io le elementari. Ed è passato qualche anno.
Maria Chiara Carrozza al Cnr è un messaggio anche per loro, per le bambine di terza elementare. Da grande voglio fare l'ingegnera è un bellissimo sogno. Soprattutto se d'ora in poi sapremo raccontare anche a loro, anche ai bambini, a cosa serve il Cnr. Sono sicura che la nuova presidente lo farà.