La preside Azzolina "Al centro i ragazzi C’è molto da fare ma non sarò sola"
La ministra dell’Istruzione
In attesa del giuramento, la ministra in pectore dell’Istruzione Lucia Azzolina lascia su Facebook un post decisamente istituzionale: «Guidare il ministero dell’Istruzione sarà per me un grande onore. Non nascondo l’emozione che provo in questo momento. Nella scuola ho passato gli anni più belli della mia vita, prima come studentessa e poi come insegnante. Alla scuola voglio restituire ciò che mi ha dato». Quindi: «C’è tanto lavoro da fare. E lo faremo. Mi aspetta un compito grande, ma non sarò sola. Lavorerò a testa bassa, con umiltà, attraverso l’ascolto, il confronto e continuando ad andare nelle scuole, come ho fatto in questi mesi da sottosegretaria. Metterò tutto il mio impegno per riportare i ragazzi e il loro futuro al centro del sistema di istruzione e del Paese».
Dopo i ringraziamenti a Conte, Di Maio e al Movimento 5 Stelle, Azzolina ha rivolto «un pensiero deferente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, garante della Costituzione e dell’unità nazionale». Solo ad aprile 2018, già "deputata portavoce" dei Cinque Stelle, postava i discorsi di Sandro Pertini commentando: «L’ultimo vero presidente che abbiamo avuto».
Siciliana di Florinda (Siracusa), una laurea in Filosofia e una in Giurisprudenza (ha anche esercitato), Lucia Azzolina è dovuta emigrare presto al Nord, dieci anni fa, come succede a quasi tutti i docenti umanistici del Mezzogiorno. Si è abilitata attraverso la specializzazione della Ssis, ha insegnato da precaria in istituti liguri, Sarzana e La Spezia, e ha preso la cattedra a Biella, dove ha iniziato a fare attività sindacale per l’Anief. Ne è diventata responsabile per la Lombardia attaccando con determinazione la Legge 107 per poi chiudere ogni rapporto con l’associazione siciliana in modo brusco.
Da attivista, via via sempre più vicina ai Cinque Stelle, si è battuta contro discariche in Piemonte e per sensibilizzare i consumatori — nel periodo pasquale — a non sacrificare agnelli.
Vicina ad Alessandro Di Battista per vedute e toni, a gennaio 2018 Azzolina si è candidata alle parlamentarie nel Piemonte orientale risultando, alla fine, la donna più votata. Dopo alcune incertezze nel conteggio, il 19 marzo 2018 è stata proclamata deputata. In commissione Cultura prosegue nella sua opera di demolizione, a colpi di interrogazioni, della Buona scuola concentrandosi su una proposta di legge per superare le classi pollaio. Con la nascita del Conte due sostenuto dal Pd, il 16 settembre scorso viene nominata sottosegretaria del ministero guidato da Lorenzo Fioramonti.
Prende in mano il Decreto Salva- precari, contribuiscie a togliergli quell’alone di sanatoria che aveva preso con Bussetti e si costruisce una fama da amministratrice che pretende docenti qualificati in aula. Questo, visto che i Cinque Stelle a lungo hanno accarezzato la vastissima platea precaria, le aliena le simpatie di molti supplenti, Terza fascia compresa.
Nel frattempo — maggio scorso — vince il concorso da dirigente scolastica. Con un voto sufficiente e "0" in Informatica.
A scuola ho passato gli anni più belli, da studentessa e da prof Voglio restituire ciò che mi ha dato