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La Nuova Sardegna-Scuola, nuove regole per i precari

Scuola, nuove regole per i precari Cambiano le graduatorie: si attenua il divario tra storici e sissini MONICA VIVIANI ...

20/09/2003
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Nuova Sardegna

Scuola, nuove regole per i precari
Cambiano le graduatorie: si attenua il divario tra storici e sissini
MONICA VIVIANI


MILANO. Nuove graduatorie per gli insegnanti a partire dal prossimo anno scolastico. Il consiglio dei ministri ha approvato ieri il disegno di legge sul reclutamento dei docenti non in ruolo. Cambiando i punteggi per l'iscrizione nell'ultimo scaglione delle graduatorie permanenti, che dovranno essere aggiornate ogni due anni, il governo punta ad attenuare il divario tra i 180.000 precari storici e i 40.000 usciti dalle scuole di specializzazione (Ssis), i cosidetti "sissini". "E' una soluzione equa - ha detto il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti - che sana una situazione di disagio creata dai governi precedenti". La prima novità è il bonus ai precari storici: vengono riconosciuti 6 punti invece dei 18 previsti da un decreto bocciato dal Tar del Lazio. Confermati i 30 punti per l'abilitazione conseguita nelle Ssis, però con un limite: i sissini non potranno iscriversi a più classi di concorso, dovranno sceglierne una sola. Il voto di abilitazione ottenuto con un concorso, un esame, per titolo o con un diploma Ssis viene poi ridotto a un terzo: andava da 12 a 36 punti ora viene graduato da 4 a 12 punti. Il vecchio punteggio favoriva i diplomati Ssis i cui voti sono mediamente molto più alti, adesso la forbice dovrebbe ridursi. Per le altre abilitazioni: un punto per quelle in aggiunta al titolo di accesso in graduatoria; fino a 12 punti all'anno per i servizi di insegnamento nelle scuole pubbliche o paritarie; 3 punti per ogni titolo di studio pari o superiore a quelli che danno accesso alla graduatoria; 6 per il dottorato; 3 per il master; 8 per i titoli conseguiti nei Paesi Ue. Nulla di fatto sui passaggi di ruolo nella scuola secondaria: la loro riduzione viene affidata alla contrattazione collettiva. Altra novità riguarda gli insegnanti di sostegno: a partire da quest'anno le Università istituiscono corsi di abilitazione. Potranno accedervi docenti di scuola secondaria con laurea o diploma; maestri delle materne e elementari, laureati o diplomati che abbiano prestato servizio di sostegno per almeno 360 giorni tra settembre 1999 e agosto 2003. Infine il capitolo assunzioni: dopo i 21.000 posti promessi da Tremonti, il ministero dell'Istruzione ha deciso che procederà a nuove assunzioni "sulla base della programmazione pluriennale formulata con i ministri dell'Economia e della Funzione Pubblica e approvata dal Parlamento". E sulle mancate immissioni in ruolo si sono scatenate le critiche al disegno di legge. Centrosinistra e Cgil bocciano il provvedimento: "Il governo ha perso un'altra occasione per risolvere il problema". Nel centrodestra l'Udc canta vittoria: "Abbiamo tutelato i precari storici".


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